IL TEMA statistico-tattico: Lecce, 30 tiri da fuori nell'ultimo mese. Alternativa di gioco o problema?
I giallorossi tirano soprattutto da fuori: con le squadre chiuse si trovano pochi varchi, ma ora c'è il Foggia, che gioca e fa giocare
LECCE - Iniziative dei singoli, tiri dalla distanza, azioni estemporanee.
Nelle ultime gare il Lecce non ha brillato per il "bel" gioco corale, per cui a Foggia è chiamato a una risposta importante, che è una risposta alla statistica ma anche e soprattutto una risposta sostanziale, ossia legata alla sua capacità di "fare" gioco al cospetto di una squadra che per eccellenza, da De Zerbi a Stroppa, si caratterizza per l'esuberanza tecnica e negli schemi.
Con il Catania il Lecce ha tirato 9 volte da fuori sulle 12 complessive: Costa Ferreira ha fatto centro (FOTO SOPRA), ma poi ci sono stati altri tentativi del portoghese, di Fiordilino, Agostinon e Cosenza. A Francavilla era arrivata la "bomba" da 40 metri di Lepore finita sulla traversa (e altri 5 tiri da fuori area nei 90 minuti), a Reggio Calabria il gol alla Ibrahimovic di Marconi (FOTO SOTTO, oltre ad altre 7 conclusioni da lontano). In mezzo altre 5 soluzioni da fuori area con la Vibonese in casa.
Insomma, a varchi chiusi, a squadre abbottonate, non è un Lecce che riesce a "sfondare", a trovare spazi penetrando in area. Chissà se con il Foggia questo dato statistico-tattico non venga invertito da una partita offensiva, che tutto l'ambiente si attende.
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