COPERTURA DEL "VIA DEL MARE", LA VERITA' DEI TEMPI IMPOSSIBILI: il Lecce rischia l'emigrazione per salvare l'opera?
Ecco come stanno i fatti, il cronoprogramma intenso e per certi versi anche troppo ottimistico per la realizzazione di un'opera che comunque resterà alla storia del calcio leccese
LECCE - E' andata al raggruppamento temporaneo di imprese costituito da “Technoproject” S.r.l., “Mjw Structures” e “Shesa” S.r.l., scelta in mezzo a 8 contendenti, la progettazione della copertura del “Via del Mare”.
Ora l'ATI (Associazione Temporanea di Impresa) avrà 90 giorni per redigere il Piano di Fattibilità Tecnico-Economica del progetto. Seguirà la gara per l'appalto della costruzione della copertura, quando conosceremo nella sostanza chi dovrà redigere il progetto esecutivo, la versione finale dell'opera.
Il Commissario Straordinario per i Giochi del Mediterraneo confida invece di “lanciare” l'appalto per i lavori del 1° lotto (quelli da 11 milioni di Euro circa) intorno a gennaio, con apertura del cantiere a marzo.
Tornando alla vicenda copertura, invece, si prevede una gara ad aprile per partire con i lavori veri e propri a fine giugno e per tutta l'estate, con ultimazione della prima parte della copertura per il prossimo autunno.
Nelle intenzioni della struttura commissariale c'è la volontà di partire con i lavori dalla sola Tribuna Est, per completare la copertura del resto dell'impianto dopo i Giochi del Mediterraneo. Un percorso che cambierebbe e sarebbe molto più agevole se lo stadio fosse totalmente un cantiere.
Insomma, se il Lecce dovesse scegliere di emigrare altrove per la 1° parte del prossimo campionato i tempi per la consegna dell'opera entro i Giochi del Mediterraneo potrebbero essere rispettati. Diversamente la copertura dello stadio non sarà mai pronta oggettivamente entro i Giochi e il Commissario dovrà assumersi la responsabilità di una deroga ai lavori, che dovrà “rimbalzare” anche dal Consiglio dei Ministri, con un “sì” del Governo a questa operazione.
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