
Su SoloLecce.it. LE PAGELLE POCO SERIE. Non prendetele sul serio
Tornano le nostre "freddure" sulla prestazione dei giallorossi: da non perdere
LECCE - Anche per questo turno di campionato ecco le pagelle poco serie di SoloLecce.it. Da non perdere, ma anche da non prendere troppo sul serio…, mi raccomando!
FALCONE - Diciamoci la verità, anche perché oramai il tempo delle madonne e dei santi protettori è finito da un pezzo: le grandi parate le fa perché gli tirano addosso, Koné, Shomurodov, Dovbyk, la fase confusionaria invece è tutta merito suo con quel gioco coi piedi da accapponare la pelle. Sul gol è colpevole, lo prende sul 1° palo. VOTO 5.
GUILBERT - Fatica nel 1° tempo, cresce alla distanza quando il suo avversario di fascia cala tanto dandogli metri. Combattivo. VOTO 6.
BASCHIROTTO - Panche di là, addominali su, addominali giù, dorsali. E poi vola via come un coriandolo. Tanto sa per certo che sarà giustificato, la mentalità di questa società (acquisita bene dal suo tecnico in pochi mesi) è dare sempre la colpa a qualcun altro e ai complotti se siamo scarsi come la merda. E lui è scarso, scarso, scarso. VOTO 4.
GASPAR - Lecchini e vedove di Jean ieri erano allo stadio solo per vederlo fare peggio del centrale difensivo più forte della storia del Lecce e poter dire “ecco, vedi, ci voleva lui”! Niente, è andata male. Migliore in campo dei suoi. Fortunatamente con la sua prestazione invece conferma il livello squallido della costruzione della rosa fatta da Corvino pescando nelle categorie inferiori francesi. VOTO 6.5.
GALLO - -8, poi finalmente sparirà dalla circolazione. Oramai passeggia per il terreno di gioco. Dall'infortunio si è messo in modalità “off”. Spento e dannoso. VOTO 4.
COULIBALY - Non demerita, cercando di mettere ordine e far ripartire la squadra. Spesso è impreciso, arruffone, casinista. VOTO 6.
KABA - Lentamente, molto lentamente, sta cercando sé stesso. Un lavoro introspettivo che entro i prossimi 2 anni raccoglierà i suoi frutti. Macchinoso, legnoso. VOTO 5.
RAMADANI - Presentandosi in Sala Stampa si prende i complimenti di tutto l'uditorio che si spella le mani per il suo importante contributo alla causa. Può bastare così. Noi purtroppo restiamo incompetenti, non ci abbiamo capito un cazzo: per noi è sempre incredibile che un mediano faccia marcatura a 3 metri di distanza. Lui praticamente marca l'avversario col pensiero, forse con la telecinesi, mai con le gambe o la contesa del pallone ma sempre a 3 metri di distanza. Così è facile bello mio non sbagliare mai… VOTO 4.
REBIC - Entra per confermarsi un ex calciatore. VOTO 4.
KARLSSON - Ridicolo rinforzo di gennaio. Impresentabile. VOTO 4.
KONAN N'DRI - Ancora non ha capito come è facile cavarsela come fanno i compagni di squadra, facendo solo il compitino. Lui entra e ci mette qualche giocata interessante, senza paura, in mezzo a una certa goffaggine nei movimenti. VOTO 6.
HELGASON - In questo Lecce scarso come le piogge nel deserto ogni volta che va fuori e non finisce una partita si spegne la luce. Sino a ché sta in campo fa “strappi”, cerca geometrie, prova a prendersi qualche responsabilità, cosa che a tutti gli altri non importa minimamente. VOTO 6.
BERISHA - Pesce fuor d'acqua, Giampaolo lo fa entrare da fuori ruolo e lui non ne azzecca mezza neppure in omaggio. VOTO 5.
PIEROTTI - Continua la fase altalenante, con intuizioni legate a qualche momento lucido e tanta, tanta confusione. Mette sui piedi disgraziati di Karlsson il pallone che poteva cambiare la storia della partita. VOTO 6.
BANDA - Mamma mia che disagio… VOTO 4.
KRSTOVIC - Poveraccio, circondato da tanto squallore. Come sempre deve fare azienda per sé e quando si mette in proprio non sempre è pericoloso. Dopo 1 tempo a scivolare cambia scarpette per il 2° tempo. Meglio tardi che mai. Ma il “Principe Azzurro” del gol resta nel castello… VOTO 5.5.
GIAMPAOLO - Soddisfatto della 5° sconfitta di fila sta portando l'ennesima impresa alla sua collezione. Ce la sta mettendo tutta a mandare questo Lecce in B: lui e Corvino hanno realizzato la “combo” perfetta. Dopo 15 minuti dovrebbe essere 0-4 e ha il coraggio pure di prendere una città per il culo rammaricandosi per il punto sfuggito di mano in Sala Stampa. Ha studiato bene la lezione societaria: dare addosso all'arbitro. E' sempre colpa del complotto se il suo Lecce (e quello di Corvino e Sticchi Damiani) è il più scarso della storia di 20 anni di Serie A. Senza dubbio alcuno. VOTO 4.
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