LECCE - "Se un calciatore utilizza vigoria sproporzionata o brutalità nei confronti di un avversario per il possesso del pallone, egli è colpevole di grave fallo di gioco; se ciò è commesso nei confronti di chicchessia, purchè non per il possesso del pallone, si tratta di condotta violenta. In ogni caso, il calciatore deve essere espulso" (Regolamento del Gioco del Calcio, regola 12).

Ebbene non pretendiamo la definizione a memoria, come a scuola, ma il Presidente della Vibonese dovrebbe ben tenere fissate le regole del gioco, soprattutto se il suo tesserato Manzo si scaglia di peso con il corpo sullo sterno e sullo stomaco di Marconi, a terra, a pallone oramai sfilato lontano. Questo fallo, se ravvisato dall'arbitro, come dinamica porta da un minimo delle 3 a un massimo delle 5 giornate di squalifica.

Stia sereno, il Presidente della Vibonese...