AGRIGENTO - Prima del match contro la formazione della Valle dei Templi abbiamo "preso il polso" ai nostri avversari, con l'intervista al collega Domenico Vecchio, della redazione di "Agrigento Oggi".

Come arriva - "In questo momento l'Akragas vive una fase calante del suo campionato che ha raggiunto l'apice con i 7 successi di fila arrivati in avvio di anno solare. Ora, dopo l'ultima penalizzazione che ci ha riportato lontani dalla fatidica quota-40, abbiamo ancora bisogno di punti per la matematica certezza di restare in Lega Pro. Dopo l'entusiasmante vittoria nel derby con il Catania la squadra ha mollato un po', calando in termini di brillantezza, la pesante sconfitta con la Casertana e il pareggio stentato con il Martina Franca sono 2 campanelli d'allarme".

La gara - "Rigoli l'ha già annunciato in settimana, l'Akragas verrà a Lecce senza problemi, per giocarsi la partita. Sappiamo che ci saranno 15mila spettatori o poco meno, sarà certamente una bella vetrina per la società biancoazzurra, ma non basta la passerella per una squadra che ancora deve centrare l'obiettivo. Ecco perchè il Lecce dovrà stare attento all'esuberanza della nostra squadra".

La formazione - "Personalmente credo che la squadra scenderà in campo con un 4-3-3 all'insegna della sfrontatezza (davanti con il tridente Di Grazia-Di Piazza-Madonia), anche se il tecnico Rigoli potrebbe optare per un più coperto 4-4-2, con l'inserimento di Salandria al posto di Di Grazia e un centrocampo più protetto.