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Su SoloLecce.it. LE PAGELLE POCO SERIE. Non prendetele sul serio

Tornano le nostre "freddure" sulla prestazione dei giallorossi: da non perdere

LECCE - Anche per questo turno di campionato ecco le pagelle poco serie di SoloLecce.it. Da non perdere, ma anche da prendere non troppo sul serio…, mi raccomando!

FALCONE - Gli straordinari li fanno i pali del “Via del Mare” al posto suo, per lui invece è una serata di inattesa ordinaria amministrazione. VOTO 6.

GUILBERT - Soffre tantissimo su quella fascia le spazzolate della Juventus che non ha punte e che deve viaggiare da una parte all'altra sulle corsie per scelta. Nel 2° tempo cresce, partita tignosa. VOTO 6.

BASCHIROTTO - Non è una serata di grandissimi problemi, l'attacco della Juventus è sterile. VOTO 6.

GASPAR - Di testa le prende tutte, come sempre, fa il resto del lavoro del compagno di reparto centrale con attenzione. Scomposto e scoordinato, come spesso gli capita, con un piede maldestro manda in vantaggio la Juventus. VOTO 5.5.

GALLO - Gran bel 2° tempo del terzino sinistro giallorosso, dopo un 1° tempo da mal di testa, fatto a pezzi sulla sua zona. Cresce tanto e bene, diventa addirittura autorevole e capace di guidare i suoi al pareggio. VOTO 6.5.

PIEROTTI - Entra male, si infila in qualche casino, si attorciglia con i piedi e perde qualche pallone. S.V.

RAMADANI - Solita partita a 2 facce: tanti palloni recuperati, tanti contrasti, tanto lavoro sporco, molte amnesie e “passeggiate” senza meta per il terreno di gioco, come se fosse svagato. VOTO 6.

KABA - Un quarto d'ora con un paio di buoni palloni recuperati e altrettanti persi. S.V.

COULIBALY - Avesse avuto anche i piedi uno così avrebbe fatto una carriera da “top player”. Invece coi fondamentali siamo scarsetti…, mamma mia, ma il resto è una partita di grande attitudine al sacrificio, fisicità, contrasti in tutte le zone del terreno di gioco. Equilibratore. VOTO 6.5.

MORENTE - Le intenzioni di Giampaolo sono per conto loro anche sostenibili: metterlo lì a dare una mano anche dietro a sostegno del terzino per arginare la Juventus che sulle fasce avrebbe costruito la sua partita. Per questo la scelta ricade sul suo atletismo e sulla sua generosità nei ripiegamenti. Ok, ma queste erano le intenzioni… VOTO 5.

REBIC - Entra al posto di Morente e già per questo ci sarebbe da scuotere la testa come fa lui dopo il gol, probabilmente ancora rammaricato per non essere riuscito ad esprimere totalmente il suo valore. Eppure la rete in punta di fioretto con cui bagna la sua 1° volta nel tabellino dei marcatori con la maglia del Lecce non è né facile né banale. E' lui che è di un altro livello per farla sembrare tale. E' ovviamente il migliore del Lecce, decisivo. VOTO 7.

RAFIA - Distribuisce palloni intelligenti e troppo spesso al rallentatore. Sfida ogni legge spazio-temporale lanciato solo davanti al portiere riuscendo ad andare probabilmente all'indietro, ossia più piano dei vecchietti seduti in Tribuna Est quando devono digerire. Eppure resta uno dei pochissimi con i piedi educati in tutta la rosa. Pensate un po'… VOTO 6.

OUDIN - Entra senza lasciare particolari tracce della sua esistenza terrena. S.V.

DORGU - Pure lui alterna un 1° tempo in sofferenza ad una ripresa col gas aperto. Vince tanti duelli, questo è importante. VOTO 6.

KRSTOVIC - Si smazza per 4, bravo, e questa volta è pure altruista, sempre, non solo quando serve l'assist per il gol di Rebic che arriva solo come conclusione degna di una partita all'insegna della condivisione, dell'aiuto al compagno, dell'egoismo finalmente messo da parte. VOTO 6.5.

GIAMPAOLO - Cambiare il volto del Lecce a gara in corso è diventata la sua prerogativa e ci riesce anche questa volta come a Venezia. Esattamente come in Laguna la partita dà proprio l'impressione plastica di aver cambiato flusso a un certo punto, di aver girato l'inerzia verso i giallorossi. Questa volta però ci si mette il gambone di Gaspar a complicare i piani e non c'è il finale felice come a Venezia, ma almeno 1 punto che serve tanto, tantissimo. Questa volta, poi, la variazione tattica non interessa la difesa rafforzata come a Venezia ma il centrocampo e l'attacco. Segnale di buone intenzioni. VOTO 6.5.

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