L'INTERVISTA. ROCCHI al raduno della CAN di A e B: "più rossi, violenza zero, tutti ammoniti quelli che protestano"
Niente più capannelli di proteste in A e B: saranno ammoniti automaticamente i calciatori non capitani
CASCIA - Nella quiete di Cascia, in provincia di Perugia, sta nascendo la nuova stagione della CAN di A e B, con tutti e 46 gli arbitri, gli 85 assistenti e i 21 tra VAR e AVAR agli ordini del loro mister, il designatore Gianluca Rocchi della Sezione AIA di Firenze.
Proprio Rocchi ha parlato alla sala gremita dei suoi amministrati, ospiti anche tutti gli organi di informazione che hanno potuto interagire con i vertici dell'AIA.
Ecco le sue parole sui temi “caldi” di questa vigilia di campionato.
Capitano unico riferimento - “Basta capannelli, basta gazzarre, applicheremo le novità regolamentari previste a livello internazionale. Lo diremo scendendo in campo a tutti i calciatori, in ogni partita: il riferimento è il capitano e basta. Se il capitano sarà un portiere sarà lui stesso a designare un rappresentante chiamato a parlare con l'arbitro durante la gara nelle altre zone del terreno di gioco. Tutti gli altri saranno ammoniti”.
Fallo di mano in area - “La mano in area deliberata, con dolo, resta rosso. Tutti gli altri falli di mano in area che rientrano in una dinamica di gioco saranno soltanto da giallo”.
Linea durissima con chi picchia - “Con chi picchia saremo per la linea dura, voglio arbitri coraggiosi, voglio tanti rossi”.
Punizione contro per chi “invade” sul rigore - “Basta con i rigori con 10 persone in area alla battuta, chi lo farà ancora si prenderà il rischio di un calcio di punizione contro con annullamento del gol. Da avere un rigore a favore si potrà passare a una punizione contro, valutassero loro se rischiare”.
Senza “capitano” arbitrale, ecco il successore - “Abbiamo perso Orsato, ma abbiamo Guida: sarà lui il nostro riferimento, il suo successore. E sarà anche la guida di tutto il gruppo della CAN di A e B”.
Ancora più lotta al razzismo - “Batteremo ancora sul tasto della lotta alle discriminazioni in campo, non faremo passi indietro sul razzismo che resterà fuori dal terreno di gioco. In questo senso mi aspetto altre decisioni forti dei ragazzi, altre scelte nette”.
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