LECCE - "Allora esiste un giudice a Berlino”.

Con questa battuta teatrale di Bertold Brecht un povero mugnaio espropriato dei suoi terreni dall’Imperatore Federico II di Prussia commentò la vittoria insperata di una causa contro il potere imperiale.

“Allora esiste un giudice anche a Lecce”, potremmo dire oggi, che sono state annullate tutte e 13 le diffide ai danni degli Ultrà Lecce recentemente colpiti da un provvedimento di divieto di ingresso negli stadi (CLICCA QUI, VI ABBIAMO RACCONTATO LE LORO VICENDE).

Annullate completamente, in accoglimento del ricorso di tutti e 13 gli ultras giallorossi.

“Ne bis in idem”, “non due volte per la medesima cosa”, il principio giuridico facile facile a cui è ricorso il giudice nell’annullamento delle diffide: non ci si può esprimere due volte sulla stessa azione, se si è già formato giuridicamente l’oggetto del giudizio. Insomma, un accusato non può essere giudicato due volte per lo stesso reato, abominio giuridico che si era consumato solo a Lecce, precedentemente.

I 13 potranno presto tornare al loro posto in Curva Nord. Bene così.