LECCE - La vittoria di Pagani è stata un segnale incoraggiante e non solo per la classifica.

Precedenti negativi - I passaggi di consegna in società non hanno portato bene al Lecce nella storia recente del club. Anche per questo l'annuncio di Savino Tesoro, che ha deciso di passare la mano a giugno, ha generato allarme in una parte della tifoseria. L'ultimo avvicendamento al vertice del club ha infatti determinato conseguenze traumatiche, con la doppia retrocessione dalla A alla Lega Pro. L'autogestione affidata a Renato Cipollini, seguita dal coinvolgimento nello scandalo del calcio-scomesse, alla fine della stagione 2011/12 hanno fatto precipitare le sorti del club giallorosso.

Tramonto - Ma anche il biennio a cavallo tra il 1993 e il 1995, quello che segnava la fine dell'era Jurlano, era stato traumatico. Prima la disastrosa retrocessione dalla A nella stagione 1993/94, con una squadra allo sbando, ultima in classifica e capace di conquistare appena 11 punti. Poi l'altra retrocessione in C, nella stagione successiva, quella che segnava l'inizio della gestione Semeraro (dopo il breve interregno della presidenza Bizzarro), con il nuovo gruppo subentrato in corsa in B a gennaio, quando la situazione però era già compromessa.

Inversione di tendenza - Le situazioni di incertezza societaria, insomma, hanno avuto ripercussioni gravi anche sul campo. La speranza è che questa volta possa andare diversamente. La prestazione del Lecce a Pagani è stata importante anche sotto questo aspetto, perchè i ragazzi di Bollini sono stati bravi ad isolarsi da tutto ciò che stava accandendo intorno (appena il giorno prima della partita Tesoro aveva annunciato il suo disimpegno per giugno). La squadra ha lanciato un segnale forte, quasi volesse dimostrare che d'ora in avanti il campionato sarà onorato con il massimo impegno. Magari questa volta proprio da una bufera societaria potrebbe nascere qualcosa di bello, per il Lecce e i suoi tifosi.