IL LECCE DI BARONI E' UNO SCEMPIO. "Gioco" senza prospettive: con la Juventus peggiore del decennio toccato il fondo del barile
Giallorossi rinunciatari e arrendevoli, ammazzati nella culla dal suo tecnico nel 2° tempo con cambi cervellotici
LECCE - Passa la Juventus peggiore dell'ultimo decennio, al “Via del Mare”, dove il delitto perfetto è firmato Baroni: il tecnico del Lecce è il principale responsabile di un'altra prestazione squallida dei suoi, con il primo tiro in porta all'89' (palo di Hjulmand) che come sempre avrà l'effetto di rendere gustoso il brodino delle parole di fine gara dell'allenatore giallorosso.
Senza 12 titolari i bianconeri passano a venti dalla fine con un “gioiello” alla Del Piero di Fagioli che dal limite dell'area “bacia” il palo con un tiro a “giro” e porta i 3 punti a Torino.
Priva di qualunque offensività la prova dei giallorossi che dopo un primo tempo in cui hanno preso coraggio sempre dopo aver lasciato la scena alla Juventus in avvio escono dal terreno di gioco nella ripresa, ammazzati nella culla dal loro tecnico che con l'ingresso di Askildsen, Banda, Di Francesco e Colombo per (tra gli altri) Oudin e Strefezza soffoca definitivamente ogni pretesa di rendersi pericolosi dei giallorossi.
Il tutto nonostante un gravame di 4 ammoniti per i bianconeri dopo mezz'ora di gioco, che avrebbero condizionato il gioco di chiunque e, dall'altra parte, cambiato il modo di giocare della squadra (il Lecce) che poteva beneficiarsi di questa manna dal cielo.
E invece niente. Il Lecce difende, si tiene agganciato alla partita come piace al suo tecnico e poi capitola dopo un 2° tempo da film dell'orrore, costantemente in balia della Juventus più scadente dell'ultimo decennio.
Prima del recupero, su sviluppi d'angolo, il tiro del capitano Hjulmand che si ferma sulla base del palo.
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