CONTE SI RIVELA: "papà mi ha mandato al Lecce minacciandomi di spezzarmi le gambe se fossi andato male a scuola"
Le parole del tecnico leccese, il racconto della sua vita al "Festival dello Sport" in corso a Trento
TRENTO - Antonio Conte è stato tra gli ospiti di primo piano della 2° giornata del “Festival dello Sport” in programma in questi giorni a Trento.
Durante una lunga riflessione-intervista il tecnico leccese si è soffermato sul ruolo dell'allenatore, sull'evoluzione della sua carriera e sui compiti che spettano ora a un mister sempre più “capo” dello spogliatoio. Ma c'è stato anche il tempo per i ricordi leccesi, eccone uno particolarmente ficcante…
Conte a Trento ricorda il papà rigidissimo - “Mio papà Cosimino è stato durissimo. Veniva dal calcio e conosceva l'ambiente, l'asprezza delle situazioni e i compromessi che ci sono a certi livelli, era Presidente di una squadra dilettantistica locale (la ”Juventina Lecce”, ricorderanno i nostri lettori), conosceva i meccanismi. La prima cosa che mi ha detto quando è arrivato il Lecce per portarmi nel settore giovanile è stata chiara da capire: 'io ti mando al Lecce, ma la prima volta che una maestra dice una cosa sbagliata a tua madre io ti spezzo le gambe e non avrai neanche la forza per giocare a pallone più”.
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