Lecce, il vero guaio? Poche alternative
L'analisi: giallorossi spuntati e senza ricambi
LECCE - Nel suo recente passato Franco Lerda ha sì fallito l'appuntamento con il risultato in più di una delle partite clou, ma è anche vero che le vittorie contro Salernitana e Benvento avevano fatto pensare ad una inversione di tendenza. In questo senso la sconfitta contro il Foggia non deve gettare la tifoseria nell'allarmismo in un campionato lungo e pieno di ostacoli per tutti, perchè in questa occasione la squadra giallorossa ha sprecato numerose occasioni per passare in vantaggio e nel finale è stata colpita e affondata da due prodezze isolate di Sarno che hanno permesso ai satanelli di portare a casa il derby.
Il vero ed unico problema del Lecce, che sembrava superato dopo il rotondo 4-1 al Melfi, è il cinismo. Non si può pretendere che Moscardelli ogni settimana tolga le castagne dal fuoco con una prodezza da migliaia di visualizzazioni, tipo quella realizzata contro l'Aversa Normanna, ci può stare eccome che il barbuto attaccante possa fallire delle occasioni, che se realizzate e finite in rete ieri potevano disegnare tutt'altra partita.
Probabilmente non c'è una crisi di gioco; il vero, e forse l'unico problema di questa squadra, è la panchina corta in attacco, dove si fatica di più, dove c'è bisogno di cambiare uomini per fare il salto di qualità o incanalare in corsa partite in bilico come quella di Foggia. Con Lerda, tra campo e panchina c'erano solo Moscardelli e Della Rocca a disposizione. Un pò pochino, per un organico da presunta corazzata, che deve ricorrere a tanti esterni, mezzale o fantasisti (Carrozza, Doumbia su tutti, Bogliacino, Miccoli) e al solo Rosafio di scorta. E' un pò pochino; il Lecce non ha il Tevez della categoria, l'Higuain della Lega Pro, qualcuno che te lo infili in porta 20 volte l'anno. Il gioco è corale, a volte bello per carità, ma lo stoccatore rapace e infallibile non ce l'abbiamo.
L'impressione, molto modesta che diamo anche noi, è che un ricorso al mercato anche piccolo, mirato, fatto di 1/2 elementi, possa consentire al Lecce e a Lerda di meglio esprimersi in questo torneo tutta corsa, fisicità e resistenza da maratoneti. Una resistenza che - complice l'età media - l'organico del Lecce oggi non pare avere.
Commenti