LECCE - Ancora oggi, dopo tanti anni, non troverete nessuno per le strade di Lecce, per l'ex Centro Tecnico di Calimera, nessuno che abbia bazzicato il “Via del Mare” durante la settimana che abbia mai litigato con lui…

Ogni scherzo finiva sempre in una serie di risate, e si riusciva a ridere di nulla anche per ore, nei ritiri, nelle lunghe attese tra un allenamento e una intervista. Genuini, sempre.

A 77 anni se ne è andato Enzo Mortari, 20 anni da magazziniere del Lecce, 20 anni di scherzi, ritiri, simpatiche minacce se osavi toccare un pallone, una maglia o il materiale tecnico dei calciatori. Lui da buon ex pugile di ottimo livello regionale vigilava su tutto mimando un veloce colpo di boxe, ovviamente finto, con il sorriso, vantandosi del fatto che anche da anziano ti avrebbe messo ko in qualche secondo…

Enzo Mortari se ne è andato, con lui anche uno degli ultimi ricordi di un calcio che non tornerà più, per umanità, spirito di aggregazione e convivenza anche tra le varie componenti del pallone, noi giornalisti, l'ambiente, i tifosi.

Con tutti Enzo aveva lo stesso comportamento: sorrisi, racconti di boxe e poi tanto, tanto lavoro.

Negli ultimi anni si era ritirato a vita privata, sempre pantaloncini e canotta del Lecce, come se fosse pronto a preparare uno spogliatoio o a raccogliere tutti i palloni a fine seduta. Se glielo avesse chiesto qualcuno anche solo per un giorno l'avrebbe fatto di corsa, ma è ovvio che c'è un tempo per tutto, nonostante lui non si rassegnasse a sentirsi un “ex”.

Le ultime settimane di Enzo sono state in ospedale al “Fazzi” di Lecce, dove si trovava per complicanze dovute ad alcuni problemi di salute.

Il suo ricordo, questo è certo, sarà per sempre tra quelli più belli e genuini della storia dei personaggi iconici del calcio ultracentenario di Lecce. Altri passeranno senza lasciare mai traccia, non l'umanità e i sorrisi di Enzo.