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+++ ESCLUSIVO SoloLecce.it. I "CASI" ARBITRALI affidati a un ex arbitro internazionale +++

Ecco la lunghissima analisi regolamentare di quanto accaduto al "Franchi"

02.12.2019 15:05

FIRENZE - Per Fiorentina-Lecce il designatore Rizzoli ha scelto Marco Piccinini (FOTO SOPRA), 35enne fischietto della Sezione AIA di Forlì, ingegnere edile e arbitro dal 2003, neopromosso quest'anno in A dalla CAN B 2018/2019 e Premio AIA "Giorgio Bernardi" 2019, miglior esordiente in A del campionato scorso. Piccinini, tra l'altro, è lo stesso arbitro di Lecce-Napoli, la partita del rigore fatto ripetere a Insigne.

Al 12' Caceres reclama a giusta ragione un rigore dopo un contatto in area con Calderoni.

La posizione di Piccinini è buona per giudicare, il terzino del Lecce si disinteressa completamente del pallone strappando via la maglia di Caceres, ma l'arbitro sta guardando da un'altra parte, in tutti i sensi.

Il fischietto emiliano è girato sulla sua destra, dove sta per finire il pallone, e non vede nulla: rigore netto, la maglia di Caceres si allunga così tanto a seguito della trattenuta prolungata che si lacera abbondantente.

Sugli sviluppi dell'azione, ma dopo l'eventuale fallo da rigore, c'è un fuorigioco che poi fermerà tutto, ma non ci sarebbe stato in caso di rigore.

Manca l'intervento del VAR che in queste occasioni dovrebbe esprimersi per protocollo: Piccinini stava guardando tutt'altro e si è perso la consistenza del duello tra i due. E' un chiaro ed evidente errore, il VAR avrebbe dovuto richiamare l'arbitro al rigore che probabilmente poteva cambiare la partita da subito.

Al minuto 42' Caceres pareggia subito il conto dei rigori mancanti: in scivolata l'ex juventino prende tutto, probabilmente anche il pallone, ma è un fatto che non conta visto come interviene sulla caviglia sinistra di Farias.

E' rigore, ma il VAR non può intervenire: è questa una valutazione soggettiva dell'arbitro e del suo metro di giudizio, esattamente come con Milinkovic-Savic su Mancosu, come Santander su Ronaldo, come Orsolini su Martinez. In questi casi qualunque decisione deve essere assunta dall'arbitro e basta.

Molto diverso quanto accade poco prima del 70': Shakhov tenta di controllare un pallone al limite dell'area, se lo allunga sulla sua destra e finisce giù agganciato da Dalbert. Cervellotico il fischio di Piccinini che assegna un calcio di punizione alla Fiorentina e in questo modo apre la strada all'intervento del VAR.

Da valutazione soggettiva questo diventa un chiaro ed evidente errore, Calvarese della Sezione AIA di Teramo dovrebbe intervenire richiamando l'arbitro, ma esclusivamente perchè Piccinini ha visto qualcosa di inesistente, ossia un calcio di punizione per la Fiorentina, aprendo lo spiraglio del chiaro ed evidente errore.

E' un abbaglio pesantissimo a livello arbitrale: Dalbert è in ritardo, non ha valenza che Shakhov non sia in pieno possesso del pallone, viene travolto e basta. Al VAR andava esclusivamente perfezionato il tipo di ripresa di gioco: calcio di rigore se siamo dentro l'area o sulla linea di essa o almeno calcio di punizione dal limite per il Lecce se siamo fuori area di qualche centimetro.

Sono congrue le segnalazioni dei tempi di recupero nelle due frazioni di gioco, mentre al Lecce manca un altro giallo ai danni di Tachtsidis per un'entrata fallosa particolarmente ruvida ai danni di Ribery che dovrà uscire, infortunato.

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