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Su SoloLecce.it. LE PAGELLE POCO SERIE. Non prendetele sul serio

Tornano le nostre "freddure" sulla prestazione dei giallorossi: da non perdere

CAGLIARI - Anche per questo turno di campionato ecco le pagelle poco serie di SoloLecce.it. Da non perdere, ma anche da non prendere troppo sul serio…, mi raccomando!

FALCONE - Prende il 2-1 su calcio d'angolo senza neppure schiodarsi dalla linea di porta, a mezzo metro da lui. VOTO 4.

GUILBERT - Gran bel 1° tempo, samurai su tutti i palloni, una chiusura provvidenziale su Felici. Sul gol di Luperto pure lui sta guardando i bambini al parco. VOTO 5.5.

BASCHIROTTO - Impresentabile anche in Promozione Veneto. VOTO 4.

JEAN - Non lo facciamo mai perché non ce ne frega niente (anche se qualche volta ce le mandano i nostri lettori in qualche “screen” per farci beffe) ma questa volta ci leggeremo tutte le pagelle di tutte le testate del globo terrestre. Abbiamo tanta curiosità di vedere cosa si inventeranno. Una squadra che si presenta in Serie A con uno così come centrale difensivo compie reato di accattonaggio. Bisogna essere proprio degli accattoni per giocare in A con uno così. VOTO 4.

DORGU - Sa fare il difensore esterno solo per quella persona per cui Luperto è scarso, Deiola è vecchio e non serve, Piccoli è caro mica come Maleh e Marchwinski che sono affaroni e Felici non è allineato alla voce del padrone. VOTO 4.

HELGASON - Non demerita, va fuori per uno dei tanti colpi di sole di Giampaolo. VOTO 6.

RAMADANI - Missione compiuta! A Empoli ci ha provato a entrare a gara in corso, “regalare” un paio di palloni al contropiede avversario, ma nulla. Fa mezz'ora invece a grandi livelli, almeno per i benefici che hanno gli avversari dalla sua partitaccia. VOTO 4.

PIERRET - Lancia la rimonta del Cagliari perdendo un pallone clamoroso ma riesce nella incredibile impresa di finire la partita 90 minuti più recupero senza essere sostituito a calci nel sedere. Anche lui per i bene informati è il futuro della mediana del Lecce. Calciatore di bassa Serie C: chi ha potuto consigliare al DS Corvino un trottolino senza fisicità, senza grandi capacità tecniche, senza doti di palleggio, non troppo alto, non troppo grosso e muscolare, insomma difettoso in tutti i fondamentali del ruolo? VOTO 4.

COULIBALY - Finisce nel tritacarne pure lui. VOTO 4.5.

KARLSSON - Come si muove sulle punte questo ballerino si muovono in pochi. Pronto al grande salto, la 1° serata RAI o Mediaset. VOTO 4.

MORENTE - Con 2 ferri da stiro al posto dei piedi deve dettare i passaggi vincenti del Lecce. Dopo 2 lanci nel nulla e 2 appoggi sbagliati per un compagno accanto nel giro di 10 metri anche i compagni lo abbandonano mandandolo svariate volte a cagare, segnale questo di grande unità e compattezza. VOTO 4.

BURNETE - Entra per metterci a conoscenza della sua esistenza. Per fare un tiro ci mette 10 secondi per girarsi e fare un solo movimento di rotazione su sé stesso. Menomale che non gliene hanno chiesti 2, di movimenti, altrimenti saremmo ancora lì. Arrugginito. VOTO 4.

KRSTOVIC - Canta e porta la croce, salva un gol, partecipa alla costruzione di quello di Pierotti, se ne “mangia” un altro, difende tanti palloni, viene sostituito per motivi misteriosi ma soprattutto troppo in fretta. VOTO 6.

REBIC - Vecchia gloria spacciata per grande acquisto. VOTO 4.

PIEROTTI - Già molto prima del gol è il migliore del Lecce, “strappa”, vince contrasti, lotta, prende rimpalli che si guadagnano soltanto se stai dentro la partita, non sempre per caso. Poi segna anche un gol bello, chirurgico e inutile. Giampaolo lo toglie via per adeguare rapidamente il Lecce agli altri 10 compagni dell'argentino e comporre così il quadro di 11 inadeguati su 11 in campo. VOTO 6.5.

BONIFAZI - Ex calciatore. Con Jean compone la coppia centrale perfetta, fanno tenerezza. VOTO 4.

GIAMPAOLO - Cosa gli è passato per la mente di mandare in campo così in fretta 2 ex calciatori scombinando tutto, al cospetto di un Cagliari che appariva moribondo? Davvero non si riesce a comprendere quale nesso logico abbia seguito. Scemi noi, sicuramente. Non tutte le colpe sono sue: allena un insieme di immondizia puzzolente sfuggita all'abbandono di un campo nomadi, anche se ha responsabilità pesanti assieme a un ambiente di cortigiani senza spina dorsale. Facesse tremare i muri della società visto che è un “animale di campo”, citando il suo sponsor principale, quello che ogni volta che apre bocca butta ancora merda sulla testa di Gotti invece di raccoglierla con le mani e guardarsela soddisfatto: è tutta una sua creatura. VOTO 4.

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