Divieto di contatto fisico, 5 allenatori in 3° Categoria, una borraccia per ognuno. E' UFFICIALE: IL CALCIO DILETTANTISTICO E' MORTO
La FIGC ha redatto 25 pagine di prescrizioni per riprendere l'attività nelle categorie minori: eccole
ROMA - La FIGC ha ufficializzato in 25 pagine le disposizioni sanitarie e di sicurezza per la ripresa dell'attività calcistica dilettantistica dal prossimo settembre.
Moltissime le prescrizioni basilari, che vanno dalle pratiche d'igiene più banali (lavarsi le mani frequentemente e mantenere la distanza di un metro l'uno dall'altro anche in allenamento) sino a quelle più complesse, su pulizia e areazione dei locali comuni negli stadi, uso delle docce non consigliato, presenza di dispenser con disinfettanti e igienizzanti, ma non solo.
Per un campionato anche di Terza Categoria servirà sempre un medico o un delegato che dovrà assumersi la responsabilità della temperatura corporea dei tesserati, che non dovrà superare i 37,5°.
Saranno obbligatori i dispositivi di protezione individuale e vietati gli assembramenti di pubblico. Sarà vietato l'accesso di accompagnatori e genitori, anche nelle scuole calcio, gli allenamenti dovranno essere non in scia ma affiancati o in diagonale con un distanziamento di cinque metri tra ogni calciatore, anche nelle scuole calcio.
Le misure più drastiche o peggio tragicomiche riguardano l'obbligatorietà degli allenamenti a gruppi, a turnazione, con ogni società, ripetiamo anche di Terza Categoria, che dovrà avere un numero di tecnici adeguato ai suoi tesserati (per esempio cinque allenatori per venticinque ragazzi a gruppi di cinque). Saranno vietate borracce e pettorine di gruppo, ognuno dovrà avere la propria o niente, in campo, ciliegina sulla torta, saranno vietati gli scontri fisici.
Praticamente una cosa diversa dal calcio...
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