Su SoloLecce.it. MACCHE' 50% DI CAPIENZA! Il Governo fa un pasticcio, il "Via del Mare" torna per 8860
Ecco la norma che "frena" il rientro pieno del pubblico negli stadi italiani: solo la Juventus la può rispettare
ROMA - Al momento non ci sarà nessuna riapertura a metà della capienza del “Via del Mare” con il via libera al prossimo campionato. Neanche il nuovo quadro normativo salva il calcio italiano, anzi, salva solo la Juventus. Vediamo perchè.
Il Governo Draghi, è vero, ha fissato nel 50% della capienza il nuovo tetto massimo per le presenze di pubblico negli stadi italiani, ma ha inserito un piccolo comma su cui in pochissimi si sono soffermati: nel comma 2 del Decreto 22 luglio 2021 è confermato l'obbligo di distanziamento sociale all'interno degli stadi ad almeno un metro tra un seggiolino e l'altro.
Che cosa vuol dire nel concreto?
Che solo lo “Juventus Stadium”, tecnicamente, può rispondere a questo requisito tra una seduta e l'altra: capienza al 50% impossibile per tutti gli altri stadi italiani, da “San Siro” allo stadio “Olimpico” sino al “Via del Mare”. Tutti montano seggiolini molto meno larghi di quelli dell'impianto di proprietà della Juventus, l'unico a rientrare in questo parametro.
Se il Governo non metterà mano a questo Decreto, modificandolo ulteriormente, al “Via del Mare” potrà fare ingresso “solo” il 30% degli spettatori massimi consentiti dalla capienza omologata e consegnata all'Ufficio Impianti della FIGC ed alla Lega di Serie B per il prossimo campionato, ossia il 30% di 29533 (8860).
Senza cambiamenti normativi, dunque, il Lecce perderà 5906 posti a disposizione per ogni singola partita casalinga, passando da 14766 spettatori possibili col 50% di capienza a 8860 che potranno assistere alle gare interne del Lecce con la riduzione al 30%.
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