LECCE - Non mancherà di certo il lavoro a Mauro Meluso, chiamato agli straordinari anche per sfoltire una rosa che presenta tante situazioni spinose in casa Lecce. Eccole nel dettaglio.

Benassi - Il portiere la scorsa estate ha accettato la spalmatura dell'ingaggio sino al giugno 2018, ma il suo accordo ancora biennale con il Lecce è figlio delle "grandi" cifre delle gestioni precedenti: siamo ben oltre un medio stipendio da Serie B, che invece Benassi continua a percepire in Lega Pro e per giunta senza rientrare nei piani tecnici delle ultime gestioni, anche per via di alcuni attriti con parte della tifoseria. C'è un interessamento del Francavilla del DS Trinchera, vedremo.

Vinetot - Rientra per fine prestito dall'AlbinoLeffe dopo una stagione mediocre. Ingaggio alto nonostante la giovane età (anche lui ha firmato il rinnovo qualche anno fa, in tempi in cui i cordoni della borsa erano più larghi). Si profila una cessione.

Centrocampo in bilico - Da discutere ci sono le posizioni di De Feudis, Papini e Salvi, tutti sotto contratto, tutti elementi affidabili, ma tutti tagliati fuori da una eventuale volontà di rifondare la squadra, ringiovanendola nettamente anche nelle motivazioni (vengono da anni di missioni fallite, anche De Feudis che prima di perdere il campionato a Lecce era retrocesso a Cesena).

Carrozza - Nel suo caso vale lo stesso discorso di Benassi. Ingaggio spalmato sino al giugno 2017, ma siamo sempre ben oltre il monte ingaggi che vuole darsi il Lecce. Non rientra nei piani futuri, ma non sarà facile "piazzarlo".

Doumbia - Sarà il prossimo tecnico a decidere sulle sorti del franco-maliano. Anche quest'anno si è espresso a sprazzi, con il suo modo di fare calcio che sembra quasi avere poca voglia di mettere il coltello tra i denti e lottare. Potrebbe fare la fine di parte dei "senatori", anche lui, infatti, incarna i fallimenti degli ultimi anni.