FIFA 15: Feel the Game!
Il simulatore calcistico numero uno al mondo è tornato
Per tutti gli appassionati di calcio e patiti di videogames, la stagione inizia sempre con lo stesso dilemma: meglio FIFA o PES? In attesa di analizzare il titolo Konami, dal quale si pretendono netti miglioramenti sia in termini qualitativi sia in quelli di vendite, si può fare un’approfondita analisi del titolo EA Sports.
Rispetto ai capitoli precedenti, l’interfaccia grafica dei menu si è evoluta tantissimo, fino a raggiungere il giusto mix di bellezza estetica ed accessibilità. Rivoluzionata in maniera particolare l’area riguardante la gestione della squadra, con un’interfaccia grafica veramente accattivante, che vede la disposizione in campo dei giocatori secondo il modulo selezionato, ognuno con la propria personalissima foto.
La grande novità di quest’anno è la telecronaca: dopo diversi anni in cui Caressa e Bergomi hanno deliziato (o, secondo alcuni utenti, torturato) i padiglioni auricolari dei gamers, per FIFA15 si è strappato alla concorrenza il commento di Pierluigi Pardo, coadiuvato da Stefano Nava. Scelta rischiosa e a mio parere poco azzeccata, in quanto le frasi che sono state registrate sono pressoché identiche a quelle del duo precedente, risultando ridondanti. Inoltre, trovo poco idoneo Nava al ruolo di commentatore tecnico, vista la pochezza di suoi interventi in-game e la parlantina poco fluida. In ogni caso, il commento in lingua inglese rimarrà inarrivabile per un bel po’ di tempo ancora.
Iniziando a giocare, si ha subito l’impressione di un grosso miglioramento dal punto di vista grafico su consolle next-gen e su PC. Salta subito agli occhi una vera chicca, cioè l’usura del campo. Ad ogni contrasto, infatti, il campo subirà dei danni che resteranno visibili per il resto della gara, dando un’ulteriore tocco di realismo al gioco. Realismo che viene ulteriormente accentuato dal rifacimento pressoché totale degli stadi e del manto erboso, del quale ora sono visibili i singoli ciuffi d’erba, eliminando così i campi “piatti” dei capitoli precedenti. Una menzione particolare la merita il pubblico, che partecipa in maniera decisamente più attiva nella creazione dell’atmosfera adeguata ad ogni partita. I modelli degli spettatori, infatti, sono stati completamente rivisti e resi molto più simili a quelli degli atleti in campo. Inoltre, a seconda del risultato e delle fasi del match, si avrà un incremento delle urla e dei boati del pubblico e della sua partecipazione emotiva alla gara, rendendo unica l’esperienza di gioco.
Il gameplay presenta diversi alti e bassi rispetto al capitolo precedente. È stato rivisto da zero il sistema dei portieri, che oggi sono molto più difficili da battere, e la fisica del pallone, che rende molto più complicato mettere a segno una rete anche da posizione favorevole. La novità più grossa, però, rimane l’Ignite Engine, ulteriormente potenziato per far sì che i calciatori virtuali possano “pensare come veri atleti”, per citare la stessa Electronic Arts. Ogni tanto, però, son presenti episodi di goal assurdi (ad esempio da centrocampo), ma per lo più dovuti al controversissimo “momentum”, implementato da 3-4 anni nella saga calcistica. Spesse volte, però, ci si trova impotenti di fronte a giocatori veloci e tecnici come Bale e Ronaldo, il che sta facendo storcere il naso a diversi utenti, che pensano che una velocizzazione ulteriore dei ritmi di gioco faccia calare l’effetto “simulazione”, rendendo il gioco un arcade puro.
Per quanto riguarda le modalità di gioco, quest’anno non ci sono grosse novità. L’unica vera new entry riguarda la possibilità di prendere in prestito i giocatori in Ultimate Team. Risulta molto gradevole la Modalità Carriera, rivista e migliorata, che pecca ancora però di quel coinvolgimento emotivo che regalano le omologhe carriere dei titoli targati 2KSports (basti pensare alla modalità MyCareer di NBA 2K15, che presenta diversi elementi di GDR e una vera e propria storia da scrivere, oppure la modalità MyGM dello stesso gioco, nella quale è possibile gestire in maniera molto più profonda e dettagliata le finanze della squadra, scegliendo ad esempio i prezzi dei biglietti, del parcheggio e dei gadgets).
Si può affermare, quindi, che i passi avanti ci sono stati, ma ci si aspettava decisamente di più dal definitivo salto generazionale video ludico. Per metà novembre è attesa la risposta dei rivali di PES. Fino ad allora, il divertimento è assicurato con FIFA!
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