GOTTI ALLA VIGILIA: "non è Krstovic il problema del Lecce. Tutti dobbiamo concretizzare di più"
Le parole del tecnico dei giallorossi alla vigilia della gara interna di domani con la Fiorentina
LECCE - Alla vigilia di questo Lecce-Fiorentina in campo domani alle 15 al “Via del Mare” ha parlato ai giornalisti il tecnico del Lecce Luca Gotti, che si è presentato in Sala Stampa, come sapete dagli altri nostri aggiornamenti, con accanto il centrocampista Ramadani che pure ha parlato ai giornalisti.
Ecco le parole dell'allenatore del Lecce in chiave Fiorentina, qui in questa lunga sintesi scritta, sotto nella video-intervista integrale realizzata in Sala Stampa.
Sui singoli: Kaba - “Si è aggregato dopo la trasferta di Udine, sono contentissimo sia con noi adesso. Quanto sia spendibile è da verificare di giorno in giorno. La sua peculiarità è di essere un calciatore verticale, che ci serve”.
Situazione Banda - “Dopo Milano si è fermato e per 12 giorni ha fatto solo riabilitazione. La settimana scorsa ha iniziato il suo percorso di integrazione, solo ieri ha fatto il suo 1° allenamento completo. Toccando ferro… è anche la 1° volta che l'ho visto bene da quando studiavo le partite del Lecce per arrivare qui. Di fatto non l'ho avuto mai”.
La Fiorentina - “Grande squadra con un mercato molto ma molto importante dietro. De Gea, Kean, Colpani, Gudmundsson, Pongracic, Gosens, sono nomi che parlano da soli. Abbiamo il privilegio domani di affrontare una grossa squadra”.
Ancora sui singoli: Sansone - “Anche lui si è aggregato al gruppo dopo Udine, sta cercando di aumentare il ritmo. Per me uno come lui in attacco può giocare ovunque”.
Dorgu e la sua posizione - “E' vero che la ‘catena’ Gallo-Dorgu a sinistra ha fatto benissimo, ma devo pensare non soltanto a Dorgu ma a tutti i calciatori che ho mettendoli nelle condizioni di fare il massimo. Per esempio se metto Dorgu a destra è perché voglio dare una possibilità a Rebic di giocare dall'altra parte, essendo dunque ancora più offensivi. Devo sempre cercare e trovare equilibri”.
Palladino - “L'ho avuto 4 anni con me, non sono pochi. Sono convinto che adesso molti suoi ex compagni saranno stupiti dei suoi successi da allenatore, io invece avevo già intravisto in lui una particolare sensibilità calcistica, anche se il DNA Gasperini-Juric nella sua formazione da tecnico si vede… Ha avuto una scalata importante, l'ha meritata”.
Udine una brutta pillola da ingoiare - “Siamo rimasti tutti molto male. L'ultimo quarto d'ora mi ha disturbato, come credo ha disturbato tutti voi e tutto l'ambiente. Avevo fatto dei cambi offensivi, ma la squadra non ha spinto. Domani mi aspetto un Lecce diverso anche in questo, nell'aspetto mentale: è quel che mi interessa”.
Krstovic - “E' il Lecce che deve fare gol, non solo Krstovic. Ne ha fatti 2 in 7partite, non credo sia a digiuno da mesi. E' la squadra che deve segnare, dobbiamo concretizzare tutti di più”.
Ramadani e le sue scuse - “Ho chiesto io a lui di essere qui accanto a me in conferenza pre-partita. Lui l'avrebbe fatto subito dopo il Parma, ma non c'è stata l'occasione. Questi giorni i tifosi mi hanno dimostrato in città di avere una idea abbastanza distorta della situazione e del ragazzo, andava chiarito che Ramadani non è quello di quel gesto. Dopo l'episodio si è presentato in allenamento già con la mano alzata per chiedere scusa a tutti, nel gruppo è stato tutto chiaro sin dal 1° giorno, non c'è stato nessun problema. Certamente non mi sarei aspettato una reazione così da uno come lui, non ha le caratteristiche di chi si lascia andare a episodi del genere. Ma oggi volevo fosse qui a mostrarsi per il ragazzo che è”.
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