"Non preoccuparti, sono i dolori di una normale ernia". LO DIMETTONO, TORNA A CASA E MUORE: c'è l'inchiesta
Scatta l'autopsia sulle cause della morte di un 60enne di Gallipoli, morto a poche ore di distanza da un consulto ospedaliero
GALLIPOLI - Si rivolge all'ospedale di Gallipoli per delle fitte, dei dolori tremendi, gli diagnosticano un'ernia, lo dimettono, torna a casa e muore.
E' la drammatica fine di un 60enne di Gallipoli, terminalista in un centro scommesse della zona, ucciso da una emorragia interna almeno secondo la cartella clinica che ora è sotto sequestro dopo l'intervento dell'autorità giudiziaria, attivata dalla denuncia-querela della famiglia che vuole vederci chiaro sulla fine del loro congiunto.
In questo senso il PM Anastasia ha aperto una inchiesta per omicidio colposo e responsabilità colposa per morte in ambito sanitario, per ora (va detto per correttezza nei confronti dei medici e del personale sanitario coinvolto) solo un atto dovuto per riesumare la salma dell'uomo e procedere all'autopsia.
La vittima di questo presunto caso di malasanità non aveva un quadro clinico di un qualche rilievo negativo, era sano come un pesce e si era rivolto all'ospedale di Gallipoli per delle fitte, ad ottobre dello scorso anno.
L'ospedale, dopo alcuni accertamenti di routine, aveva congedato l'uomo con una diagnosi di ernia, neppure troppo grave, consigliando un trattamento ambulatoriale per quanto la situazione non fosse complicata.
Rientrato a casa in pochi giorni le condizioni di salute del 60enne sono precipitate, sino alla morte.
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