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BOMBE CARTA ALL'HOTEL TIZIANO: paura per il Lecce in ritiro. Forze dell'ordine nel mirino dei "NO TAP"

Gravissimo episodio di cronaca nella notte: ecco la ricostruzione degli inquirenti. Nessun legame con la contestazione

LECCE - Due bombe carta sono state fatte esplodere nella notte accanto all'Hotel Tiziano, all'ingresso di Lecce, sul lato del complesso alberghiero confinante con i campi da tennis del CUS Lecce.

Sul posto è intervenula la Sezione Volanti della Questura di Lecce.

Secondo le ricostruzioni delle forze dell'ordine le prime ipoptesi investigative ricollegano il gesto alla contestazione contro il gasdotto TAP. Nel mirino sarebbero finiti i mezzi della Polizia impegnati nel grande cordone di sicurezza che ogni giorno parte per San Foca di Melendugno e che di notte stazionano in quel concentramento.

Metodi gravi, da guerriglia, che travalicano la protesta del Comitato "No TAP", ovviamente esraneo a frange violente e antagoniste del nostro territorio.

Nessuna ipotesi di lavoro della Questura riconduce il gesto alla presenza in albergo del Lecce, che si trovava in ritiro per preparare la trasferta di Cosenza: la contestazione recente a Padalino e ai calciatori giallorossi secondo gli inquirenti non c'entra nulla con questo episodio criminale.

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