"ASSOLVETELO, VA CURATO". La richiesta della difesa di DE MARCO. Il 6 giugno la sentenza: l'accusa vuole l'ERGASTOLO
Si è concluso il processo di 1° grado ai danni dell'assassino dell'arbitro leccese e della sua compagna
LECCE - Antonio De Marco, il killer di Daniele De Santis e Eleonora Manta, “non va lasciato in carcere ma affidato a una struttura protetta, curato, ha un vizio di mente e non è imputabile e condannabile”.
E' la richiesta della difesa dello studente di Scienze Infermieristiche dell'Università del Salento che la sera del 21 maggio 2020 ha ucciso con 78 coltellate la coppia di giovani, facendo irruzione in casa loro, dove in passato era stato inquilino, con una copia delle chiavi.
Il Pubblico Ministero Maria Consolata Moschettini ha invece chiesto l'ergastolo con isolamento diurno di un anno.
La sentenza sarà letta il 6 giugno prossimo. La Corte è presieduta dal giudice Pietro Baffa.
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