Irrompe Tesoro: "promozione? E' solo ultima ipotesi"
Torna a parlare il Presidente del Lecce
LECCE - Questa mattina, dal sito ufficiale della società, il Presidente dell'Unione Sportiva Lecce Savino Tesoro ha scelto la formula dell'auto-intervista, facendosi domande e risposte attraverso il suo Ufficio Stampa. Un buon motivo per fare chiarezza sulle molte voci che si rincorrono sul futuro della società.
Presidente i tifosi premono e sono preoccupati per il futuro, ci sono novità?
"Purtroppo nessuna novità tangibile al momento. Le novità che ci sono le leggo sui giornali esattamente come voi, visto che con me nessuno ha parlato. Leggo tante belle parole di gente disponibile ad aiutare il Lecce e ad intervenire in qualche modo e mi chiedo il perché in questi ultimi 3 anni nessuno si è avvicinato per dare un contributo minimo o anche una semplice parola di incoraggiamento. Da parte mia ce la sto mettendo tutta, ho lasciato da parte anche il deposito cauzionale che, inizialmente, avevo richiesto e sto lasciando la squadra gratis ed in condizioni migliori di come l’avevo rilevata. Questo è un dato di fatto incontrovertibile e facilmente riscontrabile dai bilanci, che sono anche pubblici. Si badi bene, però, che non è mia volontà iscrivere la squadra in promozione, sarebbe l’estrema soluzione, legale e razionale, se dovesse continuare il disinteresse totale nei confronti di questa realtà".
Nell’ultima settimana c’è stata l’autorevole candidatura dell’On. Vincenzo Barba, che è sembrato intenzionato ad entrare in prima persona nell’US Lecce, cosa ne pensa?
"L’On. Vincenzo Barba è sicuramente una persona che ha le capacità economiche per sostenere una squadra di calcio importante come l’U.S. Lecce. Ha detto che mi contatterà a brevissimo per espormi i suoi intendimenti ed i suoi progetti. Attendo con impazienza quel momento, a lui sicuramente non chiuderò la porta: tra l’altro è una persona che ha avuto una importante esperienza nel mondo del calcio, perciò potrebbe essere più facile focalizzare gli obiettivi".
Si rincorrono delle voci sulla cordata che sta mettendo in piedi l’Avv. Saverio Sticchi Damiani, ci può dire qualcosa?
"L’avvocato Saverio Sticchi Damiani è una persona molto vicina alla società, quindi prenderò senza ombra di dubbio in considerazione le proposte che mi presenterà. Ad oggi il suo mi sembra un tentativo di mettere insieme diversi imprenditori del posto e non e se riuscirà nel suo intento ne sarò felice".
L’ipotesi Corvino quanto è realistica?
"Non conosco Corvino e non ho mai parlato con lui. Quello di Corvino è un nome che in questi 3 anni è sempre stato ricorrente. Se dovesse avere un interesse vero per rilevare l’U.S. Lecce può contattarmi tranquillamente in maniera diretta".
La cordata leccese capeggiata da Amorino Ingrosso ha rilasciato un’intervista, dettando le condizioni per rilevare il Lecce e sta attendendo una risposta?
"Il problema è che Amorino Ingrosso non sta parlando dell’U.S. Lecce, ma di un altro Lecce, quindi non deve discuterne con me. Non esiste un Lecce senza debiti, crediti e giocatori, quindi non saprei cosa rispondere. Probabilmente dovrebbe mandare una lettera a Babbo Natale e inserire quello che sostiene nella lista dei desideri. Ho rilevato la società dai Semeraro con i suoi debiti, i suoi crediti e con i suoi giocatori, come probabilmente lui stesso fece con Jurlano. Pur non avendo nulla contro il signor Ingrosso lui parla di una situazione irreale. Aggiungo, inoltre, che trovo assolutamente ridicolo fare presunte trattative a mezzo stampa".
Inizialmente, subito dopo la messa in vendita della società, si erano affacciati alla sua porta le cordate rappresentate da Lippolis e Milani da una parte e da Fattizzo e Morabito dall’altra, cosa è successo con loro?
"Lippolis l’ho incontrato 2 volte presso lo studio dell’avvocato Pezzuto ed era accompagnato dal signor Moschettini, che mi diceva di essere interessato a diventare socio di minoranza di questa presunta cordata romana. Avevo chiesto loro il deposito cauzionale ed avevamo convenuto 2 date in cui si sarebbero dovuti presentare alla Banca Popolare di Bari con le suddette garanzie, ma hanno mancato tutti e 2 gli appuntamenti e poi non li ho più sentiti. Morabito non l’ho mai visto e Fattizzo l’ho incontrato una volta e mi disse che a breve mi avrebbe fatto avere il deposito cauzionale, mai più sentito neanche lui".
Con Ferrero invece?
"Sembrava che volesse comprare il Lecce in mezz’ora, poi è sparito ed ho letto sui giornali che voleva comprare anche il Benevento, il Cosenza, il Piacenza e il Messina".
Cosa pensa dell’iniziativa portata avanti dalle associazioni dei tifosi?
"Conosco gli sforzi economici che ci vogliono per portare avanti un’azienda nel mondo del calcio, quindi pur ritenendo lodevole l’iniziativa ci credo poco che possa sostenere e supportare in maniera concreta l’U.S. Lecce. Comunque andassero avanti, se dovessero produrre qualcosa di buono, visto che si tratta di tifosi sarebbe doppiamente bello".
Non ci sono possibilità di un suo ripensamento, rimanendo alla guida dell’US Lecce?
"Sono molto stanco e ritengo di aver fatto il mio tempo. Quest’anno c’è stata una convergenza di malcontento da parte di quasi tutte le componenti. Gli ultras ci hanno invitato ad andarcene, parte di stampa e politica sono 3 anni che lo fanno e la squadra ha avuto un rendimento veramente al di sotto delle aspettative. Dopo 3 anni è giusto che questa impresa la provi qualcun altro, magari con maggiori risorse ed entusiasmo rispetto a quello che ho in questo momento. Detto ciò mi impegnerò fino all’ultimo giorno utile affinché il Lecce possa rimanere nella categoria di competenza".
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