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Miccoli "sereno": l'archiviazione restituisce dignità

Il giallorosso criminalizzato per mesi

PALERMO - E' stata archiviata la vicenda giudiziaria che vedeva coinvolto Fabrizio Miccoli,  in merito all'accesso abusivo al sistema informatico di una compagnia telefonica.

Giangaspare Camerini, Gip del Tribunale di Palermo, ha accettato la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura Distrettuale Antimafia del capoluogo siciliano. Dunque il procedimento legale ai danni del capitano giallorosso si è chiuso anche in sede penale, un'archiviazione che arriva dopo il proscioglimento in sede di giustizia sportiva in primo e secondo grado.

I fatti - Miccoli era indagato per possesso illecito di sim e abuso del sistema informatico, un'accusa che era stata comminata anche al titolare di un centro di telefonia del capoluogo siciliano. Quel che ha fatto balzare la vicenda agli onori della cronaca furono le frasi che sono state raccolte dagli investigatori nelle intercettazioni, dove l'attaccante salentino pronunciava delle ingiurie nel confronti del giudice Falcone, brutalmente assassinato nella strage di Capaci il 23 maggio del 1992.

Ora serenità - L'avvocato difensore Giampiero Orsino, ha dichiarato: "questa decisione restituisce dignità e serenità a Fabrizio, che si era sempre dichiarato estraneo a questa vicenda. Il Gip ha ritenuto che non vi fossero elementi sufficienti per arrivare ad un processo ed ha dunque accolto la richiesta di archivizione che era astata avanzata dalla stessa Procura. Per quanto ci riguarda non avevamo mai avuto dubbi sull’esito di questa vicenda, sia in sede penale sia nell’ambito della giustizia sportiva. I fatti ci hanno dato ragione, supportando le nostre convinzioni”.

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