E' UN CICLONE. 2 VIGILESSE SOSPESE, 2 POLITICI NEI GUAI: annullate 500 multe per il voto e regali da 4 soldi, biglietti per le giostre e altro
La Guardia di Finanza toglie il velo su un vero e proprio sistema corruttivo e di favori nella pubblica amministrazione
LECCE - Multe annullate per regali, anche di poco conto, biglietti per le giostre, per spettacoli organizzati dal Comune, addobbi per matrimoni, servizi di trasloco gratuiti, ovviamente anche per rafforzare il consenso elettorale.
Sono 46 le persone indagate dalla Guardia di Finanza di Lecce che sotto il coordinamento della Procura di Lecce hanno immediatamente interdetto dai pubblici uffici due vigilesse del Comando di Polizia Locale di Lecce, Loredana Valletta e Luisa Fracasso i loro nomi.
Tra gli indagati l'ex Assessore alle Politiche per la Casa dell'ultimo governo di centrodestra Luca Pasqualini, il Consigliere Comunale di “Andare Oltre - Prima Lecce” Antonio Finamore.
Tutti e 4, agenti di Polizia Locale e politici erano già stati coinvolti in un'altra inchiesta iniziata nel 2019 sulla distribuzione dei permessi per la Zona a Traffico Limitato nella città barocca, concessi secondo i magistrati in cambio di voti.
Tra gli indagati un altro agente di Polizia Locale, Piervitale Frassanito, originario di Diso e Maresciallo della Polizia Provinciale di Lecce, e Carlo Corvino, leccese dipendente amministrativo della Polizia Locale.
Il GIP del Tribunale di Lecce Silvia Saracino, su richiesta del PM Alessandro Prontera, ha emesso una ordinanza contestando questi reati: associazione per delinquere, corruzione, accesso abusivo a banche dati pubbliche, falso e soppressione di atti pubblici.
Secondo le indagini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Lecce il gruppo, in accordo ognuno per il suo beneficio, avrebbe annullato almeno 500 contravvenzioni per violazioni al Codice della Strada.
Tramite intercettazioni ambientali e telefoniche le Fiamme Gialle hanno ricostruito che c'era chi otteneva in cambio biglietti per le giostre, chi ticket per spettacoli e concerti, chi addirittura non pagava addobbi per matrimoni o compleanni e feste o servizi di trasloco. I politici, dalla loro parte, chiedevano invece soltanto il voto e il sostegno politico futuro.
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