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KRSTOVIC SI PRESENTA. L'INTERVISTA: "Vucinic e Ibrahimovic gli idoli, ma non faccio promesse, mi conoscerete sul campo"

Le parole del nuovo numero 9 giallorosso: la conferenza stampa di presentazione

LECCE - Domenica al “Franchi” in 98 secondi ha gonfiato la sua prima rete italiana, facendosi conoscere dal pubblico giallorosso. Oggi è ancora il suo giorno, quello della presentazione ufficiale ai giornalisti.

Parliamo di Nikola Krstovic, nuovo numero 9 giallorosso, prelevato a titolo definitivo dagli slovacchi del Dunajska Streda per una cifra leggermente superiore ai 3 milioni di Euro più bonus a valere della società di provenienza.

Krstovic, giallorosso per 5 anni di contratto, si è presentato in Sala Stampa con questi temi qui nell'intervista scritta, sotto nel video integrale della conferenza stampa.

Riferimenti - “Vucinic e Ibrahimovic, senza dubbio. Cerco di ispirarmi a loro, per questo mi sono preso subito il 9 libero, rispecchia le mie caratteristiche da attaccante centrale”.

Subito gioia - “Tutti mi dicevano via WhatsApp che avrei segnato al debutto, non ci credevo ma è successo davvero. Prima di entrare mi sentivo strano, ho provato qualcosa, l'emozione incredibile del calcio italiano, poi l'esplosione al gol, il fatto di aver dato una mano ai nuovi compagni a non perdere. E' una cosa che mi ha dato una carica incredibile, mi servirà anche per il futuro”.

Condizione - “Mi sono allenato una settimana in Slovacchia da solo, mister e preparatori atletici mi hanno mandato un programma che ho seguito 2-3 ore al giorno”.

Vucinic - “Ho parlato con Mirko. E' stato il 1° sms ricevuto dopo il gol, era molto contento. Mi ha sempre detto di andare a Lecce, un posto bello dove fare calcio. Mi sono fidato e l'ho detto anche ai miei agenti: facciamo di tutto per andare a Lecce”.

Il gol - “Prima della partita ho fatto una sola riunione tecnica ma mi è bastata per capire che i nostri esterni si muovono in una certa maniera, quindi per me restare troppo fermo in area non serve in questo nuovo calcio qui a Lecce. Serve movimento, come ho fatto nell'occasione del gol”.

Calore - “Si avverte da subito. In questi giorni non ho potuto fare neppure la spesa senza essere avvicinato per foto e ‘selfie’, incoraggiamenti e pacche sulle spalle. Sono arrivato in una bella famiglia ma non è il mio modo di fare promettere niente: vediamo cosa dice il campo…”.

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