SALVATA IN TEMPO DAL FEMMINICIDIO: "vengo a casa per bruciarti viva". ARRESTATO
Ennesimo episodio di cronaca con purtroppo protagoniste le donne
LECCE - “Stasera vengo a casa per ucciderti, ti brucio viva”.
Con queste parole un 35enne di Lecce ha annunciato il suo arrivo con intenzioni poco rassicuranti alla sua ex compagna, che però ha fatto intervenire la Squadra Mobile della Questura di Lecce che ha arrestato l'uomo, già con alle spalle altri precedenti penali.
Maltrattamenti in famiglia, stalking, minacce: queste le accuse a carico del giovane per cui sono state necessarie le manette nonostante l'inchiesta sia ancora in corso. Evidentemente di una certa importanza, il quadro delle accuse secondo l'autorità giudiziaria che ha disposto l'arresto.
La donna ha ricostruito una vita di violenze, quasi 15 anni in cui il fidanzato ha tenuto in scacco lei, considerandola al pari di una schiava, e maltrattato il figlioletto della donna avuto da una precedente relazione, un bimbo diversamente abile.
Da qualche anno la ragazza aveva detto basta, stava provando a rifarsi una vita con il suo piccolo, ma ha ripercorso alle forze dell'ordine giorni e giorni di pedinamenti, minacce e centinaia di telefonate minacciose al giorno, nello spazio di poche ore.
Una gelosia ossessivo-possessiva secondo il giudice che ha convalidato l'arresto, talmente pericolosa da rendere necessaria la custodia in carcere.
A metà novembre e in questi giorni gli ultimi episodi: minacce davanti alla scuola del figlio, calci alla macchina dopo l'ennesimo litigio e una chiamata anonima da un telefono risultato poi nella disponibilità del 35enne, che con poche parole aveva annunciato alla ex di essere per strada diretto verso casa della donna, “sto venendo ad ammazzarti, ti brucio viva” le ultime parole prima di chiudere la telefonata.
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