+++ ESCLUSIVO: FURBATA SERIE A. Voto unanime per avere AIUTI DI STATO. Governo nell'angolo, i debiti li pagano gli italiani +++
Qualche retroscena su quanto accaduto oggi in videoconferenza tra i presidenti di A
MILANO - Altro che unanimità, quella è arrivata solo fittiziamente, per mettere il sistema calcio nelle condizioni di richiedere aiuti di Stato se il Governo si prenderà la responsabilità di fermare il campionato.
La Serie A ha trovato la mucca da mungere, gli italiani, e alla fine di una Assemblea di Lega per niente unanime e per niente convinta di tornare al calcio giocato ha firmato un documento unitario in cui ribadisce di voler tornare in campo affidandosi alla volontà del Governo Conte, attenendosi alle decisioni dell'esecutivo.
Nei numeri, invece, stando alle nostre indiscrezioni sono salite a dodici le società contrarie alla ripresa del torneo, otto quelle che vogliono disputare la restante parte della stagione a tutti i costi (tutte le grandi).
Frantumata in due, la Lega Serie A ha votato in maniera unanime un documento che stando alle stesse indiscrezioni ribadisce l'esatto contrario di quel che pensa la maggioranza delle società presenti in videoconferenza.
Una decisione nata per non perdere il treno degli aiuti di Stato in caso in cui il Governo si assumerà la responsabilità di fermare questo circo, prendendosene carico. Ecco la nota diffusa al termine dell'Assemblea di Lega.
Assemblea della Lega di Serie A, la nota ufficiale - "L'Assemblea della Lega di Serie A si è riunita questa mattina e ha confermato, con voto unanime di tutte le venti società collegate in videoconferenza, l'intenzione di portare a termine la stagione sportiva 2019/2020, qualora il Governo ne consenta lo svolgimento, nel pieno rispetto delle norme a tutela della salute e della sicurezza. La ripresa dell'attività sportiva, nella cosiddetta 'Fase 2', come già evidenziato in passato, avverà in ossequio alle indicazioni di FIFA e UEFA, alle determinazioni della FIGC, nonchè in conformità ai protocolli medici a tutela dei calciatori e di tutti gli addetti ai lavori".
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