LECCE - Dieci anni di carcere: è questa la pena inflitta al termine della drammatica vicenda di cronaca, dai contorni squallidi, che ha visto protagonista un 70enne di Taviano che dal 2018 al 2019 avrebbe violentato e costretto a rapporti sessuali completi cinque quattordicenni del paese, “pagati” con caramelle, ricariche telefoniche e piccoli regali.

La Corte d'Assise d'Appello ha confermato la condanna anche in secondo grado, ribadendo la pena di 10 anni di carcere emessa già nel primo grado di giudizio.

L'imputato dovrà risarcire le parti civili, le famiglie dei giovanissimi, con provvisionali tra i 20mila Euro e i 4mila Euro, a seconda della gravità dei fatti riconosciuti come verità giudiziaria.

L'uomo in quel biennio maledetto per cinque giovanissimi del paese avrebbe adescato e violentato questi ragazzi, costringendoli, si è appurato, a rapporti sessuali completi in cambio di qualche spicciolo, di piccoli regali o ricariche telefoniche.