
GIAMPAOLO ALLA VIGILIA: "siamo in una strettoia, faremo l'impossibile per vincere. Ci serve il pubblico"
Le parole del tecnico del Lecce alla vigilia di questo Lecce-Como di domani alle 15
LECCE - Alla vigilia di questo decisivo o quasi Lecce-Como di domani alle 15 al “Via del Mare” ha parlato alla stampa il tecnico del Lecce Marco Giampaolo.
Ecco la sua intervista, qui in questa ampia sintesi scritta, sotto con la video intervista integrale realizzata in Sala Stampa.
Analisi - “Probabilmente nell'arco della partita il possesso del pallone premierà i nostri avversari, ma non dobbiamo farci condizionare dal passaggio in più che sapranno fare loro, non dobbiamo perdere fiducia mai. Ho prospettato ai ragazzi anche un 65% a 35% di possesso del pallone, ma dobbiamo stare insieme e risolverla insieme. Dobbiamo fare di tutto per vincere”.
Percorso - “Siamo stati sempre dignitosi, anche nelle sconfitte. A noi manca una vittoria, 3 punti che ci avrebbero tenuto in media. Non ci siamo riusciti a farli ma li abbiamo sempre cercati. Questa è una squadra che ha avuto difficoltà nelle singole partite e ne ha perse, ma mai uscendo da indegna”.
Serve rabbia - “Non capisco cosa voglia dire essere arrabbiati o vogliosi. Noi lo siamo sempre, a volte basta un episodio per accenderti o riaccenderti, come è stato con Baschirotto o con altri”.
Squadra poco “cattiva” - “Pochi gialli? Non è un dato interpretabile, non è un merito o un demerito prenderne di più. Il Lecce è comunque la squadra che ha subito più rigori contro, è questo a penalizzarci. Andrebbero spulciate tutte quelle azioni. Nel calcio non si vince certo a cazzotti o pugilato, non è che meniamo, ci sono tante cose che fanno un rigore”.
Como - “Hanno una idea forte, mi piacciono come gioco, come mentalità, l'ho detto a Fabregas anche a Coverciano. Il Como ha poco da invidiare alle ‘grandi’, ma dobbiamo fare il possibile e l'impossibile per ottenere una vittoria”.
Modulo nuovo confermato? - “Con la Juventus abbiamo utilizzato il 3-4-3 perché lo sapevamo fare e l'abbiamo utilizzato altre volte sotto mentite spoglie. Spesso quando c'è Helgason c'è il Ramadani o il Coulibaly di turno a fare il lavoro di un difensore. Questa volta a Torino ho inserito direttamente un difensore di ruolo”.
Stimoli - “Non credo alla differenza di stimoli, chi vuole giocare per vincere gioca sempre per vincere. Noi non dobbiamo pensare all'avversario, ma a noi: siamo in una strettoia, non possiamo sbagliare né farci distrarre da nessun altro pensiero”.
Thiago Gabriel e Veiga - “Di Thiago Gabriel mi piace la freddezza palla al piede, lavora bene, ha fatto il suo a Torino. Veiga sta crescendo, mi sembra abbia la leggerezza giusta dal punto di vista mentale per fare ancora meglio”.
Helgason e Berisha insieme - “E' una soluzione per cercare il filtrante, il pallone giusto. Vedremo. 95 minuti sono tanti”.
Morale - “I ragazzi sono uniti, da un mese il nostro ‘mantra’ è stare uniti come una famiglia, anche con le nostre famiglie. Si festeggia insieme, si piange insieme, si lotta assieme. Domani il nostro valore aggiunto potrà essere il pubblico”.
Commenti