FRANCAVILLA FONTANA - E' un'altra esclusiva SoloLecce.it, che proviene da fonti ufficiali, dalla veridicità "blindata".

Sono 250 i biglietti di Lecce-Francavilla emessi irregolarmente nelle ricevitorie della provincia di Brindisi, dove i tifosi biancoazzurri hanno preso d'assalto tutte le rivendite del circondario, dopo che le più vicine avevano terminato i rotoli speciali per la stampa dei tagliandi di settore Ospiti, diversi da quelli dei settori dello stadio destinati al tifo giallorosso.

Per aggirare l'ostacolo e animati da sano spirito sportivo (non certo dalla voglia di procurare incidenti) i tifosi del Francavilla hanno acquistato 250 biglietti di Tribuna Est, Tribuna Centrale e persino di Curva Nord Inferiore, pur di vedere questo derby storico. Il problema è che si sono "prestati" a queste vendite i ricevitori della zona, che hanno emesso titoli senza richiedere la "Tessera del Tifoso", unica condizione per un tifoso della provincia di Brindisi per venire a Lecce questa sera.

L'equazione è infatti certa: "Tessera del Tifoso" = settore Ospiti = biglietto diverso (anche come stampa) da quello degli altri settori. Finita la carta, insomma, la tifoseria si è fatta stampare biglietti normali di Tribuna Est, Centrale e Curva, "camuffandoli" come biglietti emessi da tifosi del Lecce brindisini (che nella provincia di Brindisi sono tantissimi).

La società giallorossa si era però messa al riparo da queste condotte, vincolando la presenza allo stadio di tifosi brindisini (anche leccesi) al possesso della "Tessera del Tifoso". Era impossibile, dunque, per qualunque ricevitoria della provincia adriatica stampare biglietti di Tribuna Est, Centrale e Curva Nord. Tecnicamente impossibile!

Eppure è successo e ora ci saranno 250 tifosi del Francavilla a vagare per il "Via del Mare".

Messi alle spalle i 90 minuti di calcio giocato di questa sera da domani Questura di Lecce e Unione Sportiva incroceranno tutti i dati per risalire, uno per uno, ai ricevitori che hanno emesso questi titoli irregolari, dando un inutile grattacapo al sistema di sicurezza delle forze dell'ordine.