E' il modello-Carpi, quello da seguire
Dalla D alla vetta in Serie B
CARPI - Dopo 12 giornate finalmente la Serie B ha una sola capolista: il sorprendente Carpi. È bastato un goal del solito Jerry Mbakogu per avere ragione sul Vicenza e lanciarsi, così, in solitaria al comando della Serie cadetta, continuando a stupire, uno status che permane dalla Lega Pro, cioè da quando l'ascesa della squadra emiliana ha coinciso con la prima grande e concente delusione della prima stagione targata Tesoro.
Il Carpi ha grandi obiettivi ed è una società ben organizzata, a differenza di altre. Struttura dirigenziale profonda e competente, radicamento sul territorio con una "rete" di esperti, entusiasmo e risorse finanziarie.
Carattere e voglia di rivalsa non mancano ai biancorossi che nell'estate 2013 raggiunsero al "Via del Mare" la loro prima storica promozione tra i cadetti ai danni del nostro Lecce di Chevanton e Giacomazzi che di quel campionato, secondo i pronostici, ne avrebbe dovuto fare un sol boccone.
Senza grandi proclami il Presidente Caliumi ha prima allestito una squadra per una comoda salvezza, per il primo anno di ambientamento in serie B, per poi provare quest'anno il grande salto nel corso di questa stagione, attraverso nuovi acquisti e un nuovo allenatore; un progetto che forse nemmeno nelle più rosee previsioni avrebbe dovuto avere questo impatto. Una storia che ricorda molto da vicino quella del Sassuolo di Di Francesco.
Arriva il tecnico Fabrizio Castori, ma soprattutto sbarca in EmIlia Jerry Mbakogu che con le sue 8 reti in 12 giornate è il trascinatore di questo Carpi “galactico”, che non sembra risentire al momento delle attenzioni delle big europee tra le quali il Borussia Dortmund di Jurgen Klopp, sempre attento ai giovani emergenti in campionati minori.
Emiliani in vetta a 24 punti e il futuro nelle mani di mister Castori che dovrà trasmettere umiltà e concretezza a tutto l’ambiente, ingredienti di questo Carpi che sta dimostrando giornata dopo giornata di meritare la Serie A e che sabato pomeriggio si giocherà un inatteso derby contro il Bologna che vale la vetta della classifica.
Programmazione e intelligenza manageriale, questo serve per stupire tutti e portare alla ribalta nazionale una città piena di problemi economici (tutto il tessuto industriale è in sofferenza, il terremoto ha fatto il resto, azzerando tantissime attività finanziarie), pur senza la storia, il blasone e gli impianti che altre piazze millantano di avere, molto spesso più intente a firmare proclami e a mietere promesse piuttosto che a raccogliere risultati.
E' la favola-Carpi, il modello da seguire.
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