Miccoli - Lecce: una domenica per dirsi addio
Ultima al "Via del Mare" per il capitano
LECCE - L'avventura di Fabrizio Miccoli al "Via del Mare" è arrivata al capolinea, con tanta malinconia.
Titoli di coda - Con la passerella finale nella sfida con l'Ischia il capitano è sbucato dal sottopassaggio dello stadio leccese per l'ultima volta da calciatore giallorosso. Il suo rapporto con il club di Piazza Mazzini e soprattutto con i Tesoro può considerarsi in dirittura d'arrivo, dopo una stagione difficile che ha riservato più dolori che gioie all'attaccante di San Donato. Sarà un distacco triste, visto che ancora una volta Miccoli si è accomodato nell'anonimato della panchina, entrando a cose fatte, di fatto considerato da Bollini come una vecchia gloria.
Missione fallita - Il bilancio di Miccoli in giallorosso si chiude come forse la sua carriera. L'attaccante si era legato al Lecce nell'estate del 2013, con il fermo obiettivo di riportare la squadra del cuore in Serie B. L'inizio era stato promettente: subito a segno nella trasferta di Salerno del 1° settembre di 2 anni fa (prima della rimonta dei campani). Sfumata la promozione dopo la finale play off con il Frosinone Miccoli ha deciso di riprovarci, legandosi al Lecce per un'altra stagione nella scorsa estate. Ma il campionato che sta per chiudersi è stato pieno di tormenti: tra incomprensioni con allenatori, infortuni a ripetizione e vicende giudiziarie che l'hanno ferito nell'animo di uomo generoso, Miccoli ha giocato pochissimo, mettendo insieme 3 gol (con Reggina, Paganese e Vigor Lamezia). Doveva essere l'uomo in grado di fare la differenza, invece la sua presenza si è rivelata quasi impalpabile.
Il futuro - Di sicuro Miccoli non sarà più un calciatore del Lecce. O almeno di questo Lecce, di questa gestione societaria. Ma quasi certamente è arrivata ai titoli di coda anche la sua attività agonistica. Fabrizio ci sta pensando da mesi: chiudere con il calcio, con quel campo che tante soddisfazioni gli ha dato ma dove attualmente riesce a dare poco, per fragilità fisica e gambe tormentate da decenni di calci presi. Potrebbe cambiare idea solo di fronte alla prospettiva di un'esperienza nuova anche sul piano umano, magari in realtà emergenti dove sarebbe comunque meno impegnativo dare il proprio contributo, come Emirati Arabi (Dubai) o Stati Uniti. Ma se non dovessero arrivare proproste del genere il capitano giallorosso si dedicherà ai suoi ragazzini, quelli della scuola calcio di San Donato di Lecce che ha costruito come sogno di una vita. Tra le tante ipotesi, tra chi lo conosce bene, anche quella di un ingresso in alcune attività imprenditoriali ed economiche, con diverse possibilità di investimento che sono oggetto di valutazione. Tante strade, insomma, ma quella di oggi è stata l'ultima stradina, l'ultimo sottopassaggio che porta al "Via del Mare".
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