Arbitri: Lecce e Casertana, dichiarazioni sbalorditive. I soldi li deve mettere la Lega
Ecco perchè manca il 4° uomo in Lega Pro
LECCE - Si leggono, in queste ore, dichiarazioni (forse un po' di circostanza, o peggio "pezze a colore" per non dire di aver avuto paura di perdere nel finale), equamente suddivise tra Lecce e Casertana, circa il presunto condizionamento della gara di campionato in cui l'assistente arbitrale Lorenzo Meozzi di Empoli ha dovuto gettare la spugna a partita in corso per un guaio muscolare (strappo), occorsogli subito dopo il pareggio del Lecce.
Il fatto che l'arbitro Paolini di Ascoli Piceno (candidato certo al salto in B, lui più certo sicuramente di Casertana e Lecce...) abbia proseguito con gli assistenti "di parte", come previsto dalle norme di funzionamento dell'Organo Tecnico della CAN Pro che designa la Lega Pro, è suonato come un alibi per le due squadre, che in Sala Stampa hanno parlato di partita "condizionata" dall'episodio dell'infortunio, sottolineando con un certo sconcerto come sia incredibile che una partita così importante della 3° Serie Nazionale sia diretta senza la presenza a bordo campo di un 4° Ufficiale di Gara (l'altrimenti detto "4° uomo").
E' bene che ricordino, Lecce e Casertana, i loro tecnici e le loro dirigenze, che il Consiglio di Lega della Lega Pro ha abolito 2 anni addietro questa presenza, tagliando sulle spese da irrorare alla FIGC, che a sua volta le storna al CONI per il pagamento finale delle prestazioni della classe arbitrale.
Ecco, riflettano Lecce e Casertana: bastano poche decine di migliaia di Euro in bilancio, per evitare vecchietti con le cartelline sotto braccio improvvisarsi assistenti. E per non accampare scuse puerili davanti ai microfoni. Chi è causa del suo mal..., pianga sè stesso.
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