Rinascita "Boglia": uomo-Provvidenza
L'uruguaiano valore aggiunto di Pagliari?
LECCE - In un fine d'anno da dimenticare il Lecce ha comunque trovato un raggio di speranza in vista del 2015: il ritorno di Mariano Bogliacino.
Acuti "celesti" - Dopo un lungo infortunio, il centrocampista uruguaiano è rientrato nella sfida con il Melfi e ha subito dimostrato che può essere il vero rinforzo per Pagliari in vista del girone di ritorno. Subito un gol nella sfida con i lucani, poi un crescendo di qualità e quantità, di pari passo con una condizione che comincia a lievitare con il passare dei minuti trascorsi in campo. Tanto che Bogliacino è stato uno dei pochissimi a salvarsi nel naufragio di Ischia, con il gol dell'illusorio 1-0 e una prestazione più che dignitosa, nel bel mezzo di una mediocrità imbarazzante.
Jolly prezioso - Per esperienza e caratteristiche tecniche, Bogliacino può rivelarsi un jolly davvero prezioso nel progetto tattico di Pagliari. Il ragazzo di Colonia del Sacramento può essere uno dei due interni di centrocampo, nel 4-4-2 che ha in mente il nuovo tecnico del Lecce, ma può agire anche da secondo attaccante a supporto di una punta centrale di riferimento, come Moscardelli o Della Rocca.
Trequartista - In ogni caso, Pagliari ha subito chiarito di non sentirsi ancorato a un modulo prestabilito, pur preferendo il 4-4-2. Per questo, potrebbe disegnare un Lecce a immagine e somiglianza di Bogliacino, che se è sorretto da una buona condizione atletica può davvero fare la differenza. Bogliacino (che ha trascorso il Natale in Uruguay e tornerà nel Salento il 2 gennaio), potrebbe essere anche il trequartista di un ipotetico 4-3-1-2 (modulo già sperimentato da Lerda nella trasferta di Ischia), oppure il centrale di una linea di trequartisti, in un ipotetico 4-2-3-1 (altro schieramento che piace a Pagliari). La sua duttilità tattica, insomma, potrebbe aiutare Pagliari a studiare anche delle alternative al modulo prediletto.
Motivato - Potrebbe essere Mariano Bogliacino, insomma, l'ago della bilancia del nuovo Lecce. Anche perchè l'uruguaiano è sospinto da grandi motivazioni. "Amo Lecce e voglio regalare una grande gioia ai nostri tifosi, dopo due delusioni cocenti questo deve essere l'anno buono per la B", ha dichiarato l'uruguagio in una recente intervista. Anche le motivazioni, insomma, sono al massimo. Forse Pagliari ha trovato in casa il valore aggiunto per tentare la grande rimonta.
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