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CONTE: sospese le ricerche per ritrovare la carta d'identità persa da 20 anni. "Lecce è un tuffo al cuore, felice per la A"

Dichiarazioni d'amore per il tecnico dei neroazzurri negli spogliatoi di Tottenham-Inter

LONDRA - Negli spogliatoi di Tottenham-Inter, ultima fatica di "International Champions Cup" per la sua Inter, il tecnico neroazzurro Antonio Conte sembra aver ritrovato la carta d'identità leccese smarrita in qualche anno di silenzio di troppo sulle sue origini calcistiche.

Per la prima volta a distanza di quasi vent'anni dagli screzi con la tifoseria giallorossa Conte ha parlato di Lecce non solo in chiave personale o familiare, ma anche calcistica.

Uno snodo ovvio, visto che all'allenatore leccese sarebbe toccato, prima o poi, entrare nel clima campionato e parlare dell'avversario di turno, il Lecce, nonostante Conte si sia sempre segnalato per una certa ritrosia a parlare non tanto della sua leccesità, ribadita più volte, quanto proprio, tecnicamente, della sua "ex" squadra.

Un tabù che cade? Un semplice passaggio obbligato e obbligatorio senza nessun interesse a sondare la risposta del tifo giallorosso? Vedremo.

Parla Conte, obiettivo Lecce - "Quella con il Lecce per me è sempre una partita particolare. Sono cresciuto a Lecce, con i giallorossi ho mosso i primi passi nel calcio, giocando ed esordendo in A. Sarà una grande emozione, un tuffo al cuore. Sono molto contento che il Lecce sia tornato nella massima categoria e dell'affetto dei tifosi attorno al club. Quando ci affronteremo in campo, come ben sapete, saremo soltanto avversari".

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