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BARI, l'aggiramento delle regole è nel DNA. L'elemosina del Sindaco: "dateci una C in deroga"

Il Sindaco Decaro vuole la B: gli rinfreschiamo la memoria con i "meriti sportivi" del suo Bari

BARI - Il Comune di Bari ha fatto richiesta alla FIGC di assegnazione del titolo sportivo, un fatto previsto dai regolamenti, niente di strano.

Con la stessa richiesta, però, il Sindaco di Bari Antonio Decaro ha chiesto al Commissario FIGC Fabbricini di consentire in deroga l'affiliazione della nuova società dalla Serie C e non dalla Serie D, in considerazione "della storia ultracentenaria del calcio barese e dei suoi meriti sportivi" (FOTO SOPRA DEL SINDACO IN UN INCONTRO PUBBLICO DAI SUOI PROFILI SOCIAL).

Meriti sportivi che vanno ricordati, dall'illecito sportivo di Venezia-Bari al fallimento pilotato che ha regalato la vecchia società a Paparesta mandando a cartoni decine di aziende che vantavano dei crediti verso il Bari, passando per gli oltre dieci calciatori condannati nel calcio scommesse, il derby truccato da Masiello e la ventina di milioni di Euro mancanti tra bilancio a rotoli e debiti non pagati con i fornitori dell'era Giancaspro.

La deroga al Bari per ripartire dalla Serie C sarebbe un precedente storico nella procedura federale, visto che il Parma, recentemente, è ripartito dai dilettanti con coppe nazionali ed europee nella bacheca.

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