Aggressione di Cavallino: 4 già nei guai
C'è l'inchiesta: la Procura accelera
LECCE - Parallelamente all’azione del Giudice Sportivo che ha praticamente azzerato il calcio a Cavallino, la Procura della Repubblica del Tribunale di Lecce procede con estrema velocità (richiesta dalle istituzioni e dal Prefetto) su un caso così eclatante, sollevato dall’esclusiva sololecce.it.
Per il pestaggio all’arbitro Rosato di Lecce è finito nei guai penali il 22enne cavallinese Massimo Lodeserto, che dovrà difendersi dall’accusa di lesioni personali. Con lui anche F.I., queste le iniziali fornite dalle forze dell'ordine, un altro tifoso autore dell’invasione che è stato identificato e dovrà rispondere oltre che di lesioni personali anche di violenza privata in concorso con altre persone, su cui i Carabinieri di Cavallino stanno stringendo il cerchio.
La Prefettura ha chiesto per tutti il DASPO immediato come provvedimento cautelativo e come iniziale risposta all’indignazione dell’opinione pubblica.
Per il video-choc del Presidente Rosario Fina lo stesso patron della squadra è finito sotto inchiesta per istigazione a delinquere (un reato molto più pesante delle semplici minacce e scelto d’ufficio dai Carabinieri di Cavallino proprio per la gravità delle affermazioni di Fina, “se l’arbitro fosse capitato tra le mie mani l’avrei ammazzato”).
La Redazione
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