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CORONA, PIOVONO QUERELE. El Shaarawy, Casale e Barella: "mai indagati, noi oggetto di calunnie"

Le parole dei 3 calciatori che si sono affidati a un pool di avvocati per difendersi dai presunti schizzi di fango alzati dall'ex agente dei "vip"

ROMA - Ci vediamo in Tribunale.

El Shaarawy, Casale e Barella contrattaccano dopo la campagna mediatica di Fabrizio Corona che avrebbe danneggiato, a loro dire, la rispettiva immagine di professionisti associati allo scandalo “Scommessopoli”.

Nessuno dei 3, allo stato attuale, risulta nel registro degli indagati della Procura di Torino.

“E' stata posta in essere una operazione infamante”, ha detto affidandosi ai social il “faraone” della Roma El Shaarawy. “Noi dati in pasto all'Italia da un pregiudicato”, la reazione di Casale. “Non mi sono mai piaciute le scommesse, su nessuno sport”, ha chiosato Barella annunciando querele, come tutti gli altri.

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