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Lecce ai tifosi come ad Ancona? Qui vincono gelosie e interessi

Dalle Marche un progetto innovativo

LECCE - I venti di crisi non soffiano solo sul Lecce, in questa primavera caldissima sul fronte societario di molti club.

Dimissionario - Anche un'altra  società prestigiosa come l'Ancona (2 campionati in A nel suo passato recente) è alle prese con un Presidente dimissionario. Dopo aver portato la squadra dall'Eccellenza alla Lega Pro il patron Andrea Marinelli (imprenditore di spicco nel settore del cartongesso) ha annunciato il suo disimpegno dalla società. Proprio come ha fatto Savino Tesoro, qualche mese fa. Marinelli ha però lanciato egli stesso un'iniziativa pur di salvare l'Ancona.

Il progetto - Ecco, dunque, l'idea innovativa di Marinelli, che ha pensato ad un'uscita di scena soft: il Presidente è disposto a cedere l'86% delle quote societarie all'associazione di tifosi "Sosteniamolancona", ma anche a fornire un contributo concreto per le prossime 3 stagioni (500mila Euro per la prossima, poi a scendere 400mila e 300mila al 2° e al 3° anno), oltre che a garantire la fidejussione richiesta dalla Lega Pro per l'iscrizione al campionato 2015/16. Nella gestione ordinaria del club, dalla campagna acquisti alle spese vive di ogni mese, entrerebbero in scena i tifosi, proprietari del club a tutti gli effetti. Nel frattempo i tifosi e lo stesso Marinelli continuerebbero a cercare nuovi proprietari più importanti dal punto di vista della disponibilità patrimoniale, per dare un futuro indolore all'Ancona.

Ostacoli - Una bella idea, insomma. Tutto sta a verificarne la fattibilità pratica nel Salento. Ad Ancona sono stati messi da parte i personalismi e i protagonismi per mettere "le mani" per 1° sulla salvezza del club: tutte insieme, le associazioni dei tifosi si sono riunite in un unico cartello, unendo le forze. A Lecce non ci risulta essere nato un grande dialogo (vorremmo però essere presto smentiti dai fatti) tra chi pensa di detenere l'uso esclusivo del confronto con la proprietà sentendosi una sua costola e i nascenti raggruppamenti di tifosi o imprenditori con il Lecce nel cuore (Corrado Iurlano su tutti). Gelosie, difesa di rendite di posizione di chi sente mancare il proprio terreno sotto i piedi fanno il resto. Poi servirebbe un parziale ripensamento di Savino Tesoro, che pur senza essere operativo dovrebbe garantire un minimo sostegno alla società, almeno per affrontare le scadenze. Si è detto sempre "innamorato" del Lecce, saprà fare un atto d'amore vero una volta tanto?

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