IL GIORNO DI GIAMPAOLO. La CONFERENZA STAMPA: "qui perché voglio rilanciare i miei concetti di calcio"
Le parole del nuovo tecnico giallorosso, presentato in mattinata dal Presidente Sticchi Damiani e dal DS Corvino
LECCE - E' il giorno di Marco Giampaolo.
Il nuovo tecnico giallorosso subentrante sulla panchina dell'esonerato Gotti è stato presentato questa mattina all'ambiente e alla stampa nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte ai lati del nuovo allenatore giallorosso il Presidente Saverio Sticchi Damiani e il DS del Lecce Pantaleo Corvino.
SoloLecce.it come sempre ha seguito per voi questo appuntamento importantissimo sul cammino stagionale del Lecce, qui con tutto il nostro resoconto scritto in tempo reale, sotto con la versione integrale e video della conferenza stampa.
Ad introdurre il nuovo tecnico è il Presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani.
Scelte - “E' una scelta che abbiamo fatto per tutelare il percorso e l'identità di questa squadra. La nostra storia è iniziata 10 anni fa in C, da allora abbiamo preso una strada chiara e netta. Negli ultimi 5 anni ci sono stati accanto Corvino e Trinchera, abbiamo messo insieme un ‘laboratorio’ quotidiano con attenzione al settore giovanile, alla prima squadra, calciatori giovani e di proprietà. Oggi ci troviamo in una fase importante, è pronto il bando per la copertura dello stadio che sarà profondamente rinnovato, abbiamo pronto il Centro Tecnico di proprietà, tutte cose che accresceranno il valore del club. Ci aspetta un appuntamento con la storia, salvarci per il 3° anno di fila, noi ci crediamo”.
Piazza “calda” e umorale - “Siamo in un contesto di piazza ‘calda’ e umorale, che si accende facilmente e deprime altrettanto facilmente. Oggi consegniamo a questa piazza un allenatore importante”.
Prende la parola il DS del Lecce Pantaleo Corvino.
Dovere di provarci - “Avevamo il dovere di prendere decisioni. Se pensassimo solo a noi o ai soldi non le prenderemmo. Invece ci sono decisioni che si prendono quando i risultati non ci sono oppure quando si perde la rotta: noi non abbiamo cambiato allenatori dopo 6 sconfitte di fila, perché la rotta era condivisa, ora nell'interesse di tutti il caso è diverso. Giampaolo è il capo ciurma che ci dovrà riportare sulla giusta rotta. Non sarà facile, sono onesto e sincero, ma ci proveremo tutti insieme”.
Prende la parola il nuovo allenatore del Lecce Marco Giampaolo.
Lunga assenza - “2 anni senza panchina sono tanti, diciamo che ho lavorato da casa in questi anni… Ho visto sempre il Lecce in tv quest'anno, l'ho rivisto in maniera più dettagliata in questi giorni. I calciatori prima di essere giudicati vanno allenati, ho molta voglia di allenarli e tanto entusiasmo per tornare in panchina”.
Rebic - “L'ho allenato solo un mese, siamo stati poco tempo assieme. Giocavo in un modo poco adatto alle sue caratteristiche, me lo ricordo come tignoso, caparbio, cattivo. Ci servirà, come ci servirà un salto di qualità mentale, da parte di tutti”.
A questo punto interviene nuovamente il DS Corvino.
Su Rebic - “L'abbiamo preso come alternativa a Krstovic, come attaccante centrale. Di questo si deve tenere conto…”.
Torna a parlare il tecnico Giampaolo.
Cambiamenti nel modo di marcare e approcciare - “Si gioca sempre uomo contro uomo, non esistono ‘sistemi’ particolari secondo me. Bisogna sempre stare dietro agli uomini”.
Allenamenti con pochi elementi - “Siamo rimasti in 12 tra nazionali e infortuni, questi giorni i ragazzi ci dovranno mettere del loro. Sappiamo che ci sono squadre che si sono salvate storicamente all'ultimo minuto dell'ultima giornata: siamo pronti a tutto”.
Modulo - “La squadra è stata costruita per giocare in un certo modo, statisticamente è stata costruita per giocare con 2 ali e un attaccante centrale. Dei moduli a me interessa molto poco, mi interessa dei principi che avranno i ragazzi”.
Accorgimenti dal mercato? - “Adesso devo allenare questi ragazzi, quando avrò capito tutto dei ragazzi, quando avrò scoperto il mondo Lecce poi penseremo se ci sarà la volontà e la possibilità a degli accorgimenti”.
Perché il “sì” al Lecce - “Per me è una grande opportunità, poi ho scelto perché ci sono dei calciatori che secondo me possono esprimere al meglio il mio pensiero di calcio. Ho avuto qualche proposta dall'estero, ma ho preferito Lecce”.
La città - “A me piace allenare. Farò una visita quando avrò salvato la squadra…, ora c'è da pensare ad allenare”.
Cambio di atteggiamento? - “Voglio cercare di giocare, se si gioca c'è più possibilità di vincere, di segnare. Se ho il pallone difendo meno. Per giocare bene al calcio ci vogliono conoscenze e qualità tecniche, questa squadra ne ha. Vorrei facessimo le partite, senza subirle, fare un calcio di proposta”.
Tifoseria - “Certamente la nostra è determinante, se abbiamo deluso a fine partita so già che ci saranno fischi, ma sicuramente saremo incitati tutto il tempo. I giocatori sono esseri umani, i nostri molto giovani, il sostegno incondizionato sarà importante. Le partite le vinci perché ci sono anche le condizioni ambientali per vincerle”.
La Serie A di oggi e la concorrenza - “La corsa salvezza la decidono i dettagli, delle partite, del lavoro, dei comportamenti”.
La sfida personale - “Sono in cerca di riaffermare le mie idee di calcio, questa squadra, questo club mi danno una opportunità che devo ricambiare con lavoro e impegno totale”.
Allenare una “grande” o una “piccola”: le differenze - “Nel ‘circo’ che gira attorno e basta. In un grande club devi soltanto vincere, qui ci dobbiamo salvare e siamo ogni giorno con l'acqua alla gola. In entrambi i casi ci devi mettere qualcosa di tuo, di carattere”.
Ci sarà il “regista” di centrocampo? - “Devo valutare, allenare i ragazzi”.
Dorgu: la posizione e il dilemma degli esterni a piede invertito - “I giocatori che giocano bassi, che fanno i terzini per intenderci, li voglio di piede, quelli che giocano davanti li voglio a piede invertito, che vengano dentro il campo. I giocatori tutta fascia mi piacciono meno”.
Sulla trattativa e sulle parole scambiate con Corvino - “Il DS ha riferito tutto, quel che mi ha detto l'ha detto a inizio conferenza stampa. Mi ha chiesto soltanto di lavorare a prescindere e di farlo nel ‘laboratorio’ che ha messo su con questa società negli anni”.
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