LECCE - Il Lecce, pur di rincorsa, sfida la media e corre per raggiungerla.

Lo dicono i numeri, lo dice anche il passato di questa competizione così dura, la Lega Pro, dove chi ha avuto la marcia dei 2 punti a partita di media alla fine ha vinto il girone al 1° posto. Il Lecce deve giusto alzare il passo per recuperare il gap lasciato dalla media-punti dell'era-Asta, che ancora condiziona il cammino.

Abbiamo analizzato quanto è accaduto negli ultimi 3 campionati di Lega Pro e confrontato il percorso dei giallorossi alle vincenti Trapani (2012/2013), Perugia (2013/2014) e Salernitana (2014/2015). Con un'avvertenza, che sottopone un po' il dato a diverse interpretazioni: nei primi 2 campionati oggetto di valutazione le gare in totale erano 2 in meno delle 34 di quest'anno, che però sono ben 4 in meno delle 38 dello scorso anno.

Attualmente Braglia ha portato i suoi alla media di 2,08 punti a partita (oltre Trapani e Perugia, poco meno della Salernitana), ma deve recuperare come detto il cattivo andamento del Lecce nella fase in cui la guida tecnica era affidata ad Asta: complessivamente i giallorossi hanno realizzato 31 punti in 18 partite, 1,72 punti a partita, un dato che con una vittoria domenica con la Juve Stabia Papini e compagni ritoccherebbero già ad 1,79 punti a partita. Insomma, c'è da rincorrere nelle statistiche, ma l'obiettivo numerico non è impossibile da centrare.