LECCE - Dopo i primi 90 minuti da titolare con l'Under 21 della Francia ha parlato ai giornalisti del suo Paese Valentin Gendrey che si è “aperto” anche sul suo futuro. Ecco un ampio estratto di una intervista concessa a goal.com in queste ore.

Convocazione - “Giocare stabilmente nella A italiana ha certamente influito, ma sono rimasto comunque piacevolmente sorpreso dall'attenzione che mi è stata riservata. Da settimane avevo chiesto al mio staff e ai miei agenti di non dirmi nulla sull'eventualità di una convocazione, per non giocare mai meno bene o più tranquillo con il mio club”.

Europeo Under 21 - “Certo che ci penso, anche perché è la prima e ultima volta per età che potrà succedermi. Quest'anno in pochi mesi ho trovato la Serie A, un impiego costante in A, sono diventato papà e un giocatore della Nazionale. Sono molto felice”.

Addio all'Amiens - “E' stata una scelta del club. Ci sono queste situazioni in cui è il club a non avere fiducia più in te, quando accade è giusto andare via. In Francia non si è presentata nessuna buona opportunità e ho scelto l'Italia”.

Calcio italiano e adattamento - “Si lavora molto sulla tattica, su situazioni da palle da fermo. Quando sono arrivato parlavo pochissime parole di italiano, ora mi sto calando nella realtà del mio club, una società dove la cultura del lavoro è altissima. A Lecce si può perdere, ma è fondamentale andare in campo con la testa giusta”.

Statistiche - “Vorrei avere qualche numero in più dalla mia parte, qualche gol e assist, ma è vero anche che gioco in un club dove il collettivo viene prima di tutto. Devo difendere e aiutare a prendere meno reti possibile, queste due cose non fanno statistica purtroppo, ma fanno risultato”.

Futuro - “Ad oggi penso di restare al Lecce, ma nel calcio le cose cambiano velocemente. Ne discuteremo con i miei agenti a fine anno. Io sto lavorando solo in ottica salvezza con il Lecce e Europeo con la Francia Under 21”.