GRANDEZZA FRANCESE, via alle OLIMPIADI da togliere il fiato. Fischi per Israele, applausi per palestinesi e ucraini
La "grandeur" francese non si risparmia: l'apertura dei Giochi Olimpici lascia senza fiato
PARIGI - E' una mongolfiera che volteggia sul cielo di Parigi il braciere olimpico dei 33° Giochi dell'era moderna, che si sono aperti in serata con una fastosa cerimonia tra la Tour Eiffel, la Senna, il Louvre e i Giardini delle Tuileries.
L'ex campionessa di velocità Perec e il judoka Riner sono stati gli ultimi tedofori ad accendere il fuoco di Olimpia nel calderone, ancorato alla mongolfiera che poi in maniera suggestiva è volata via per i cieli di una Parigi sommersa da una pioggia torrenziale che però ha soltanto reso più romantica e suggestiva una maestosa cerimonia.
Poco prima il Presidente della Repubblica Macron aveva dichiarato ufficialmente aperti i Giochi.
In precedenza la lunghissima sfilata degli atleti lungo la Senna, aperta dalla barca della Grecia, come da tradizione alle Olimpiadi, seguita in questa edizione simbolicamente dal team dei “Rifugiati Politici”, tutti vestiti di bianco, accolti da grandi applausi.
Poi anche l'Italia, i nostri oltre 400 atleti guidati dai portabandiera Errigo (Scherma) e Tamberi (Atletica Leggera), che nella concitazione della parata insolitamente acquatica ha perso la fede nuziale nella Senna.
Il Presidente della Repubblica Mattarella ha assistito alla cerimonia in rappresentanza massima dell'Italia, restando sotto la pioggia tutto il tempo.
Tra le note di “colore” di questa cerimonia i fischi, coperti immediatamente da altri applausi, per la delegazione degli atleti di Israele, e invece i grandi applausi per gli atleti che portano all'Olimpiade i colori della Palestina e per quelli dell'Ucraina.
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