Su SoloLecce.it. LE PAGELLE POCO SERIE. Non prendetele sul serio
Tornano le nostre "freddure" sulla prestazione dei giallorossi: da non perdere
LECCE - Anche per questo turno di campionato ecco le pagelle poco serie di SoloLecce.it. Da non perdere, ma anche da prendere non troppo sul serio…, mi raccomando!
FALCONE - Il tiro più importante glielo “para” Askildsen, l'occasione più nitida la butta via da solo Nzola di testa. Lui può impegnare il tempo a litigare con mezza difesa per la gestione delle ripartenze dal basso, ma anche per disimpegnarsi bene con i piedi (questa volta…). VOTO 6.
GENDREY - Ha un problema recente con l'avvio di partita. Come Lazovic (Verona) Reca gli parte 10/15 minuti che sembra Cabrini, poi il francese prende le misure. Nel 2° tempo sale, sale e sale: guida un contropiede che Strefezza non mette in porta per un pelo. VOTO 6.
BASCHIROTTO - Prestazione di grande sostanza contro un reparto offensivo, quello ligure, davvero complicato da gestire anche per le strutture importanti di Shomurodov e Nzola. E' tornato il “Baschi” che ci piace. Per noi è il migliore del Lecce. VOTO 7.
UMTITI - Parte male, perdendo due duelli, uno a terra con Nzola che poi “spara” in porta col sinistro, un altro sempre con l'angolano ma in orbita, in aria. Poi cresce tanto e con Baschirotto guida la linea centrale. VOTO 6.5.
GALLO - Il suo passaggio a livello è sempre aperto. Si dimentica dell'unico compito che ha su calcio d'angolo, controllare Nzola che manca il gol che ammazzerebbe lui e il campionato del Lecce, ma l'attaccante grazia entrambi. E' in una fase in cui non ne becca una per scommessa. Per correre corre, è generoso, si applica. Ma anche chi vi scrive queste pagelle una volta ha preso 8 in Matematica, una volta nella vita. Il problema è stato il resto degli anni scolastici… VOTO 4.
GONZALEZ - Inadeguato. Sbaglia tutto quel che c'è da sbagliare, la misura del passaggio, anche gli appoggi più banali diventano un problema per lui. E' in un tunnel senza uscita. Capolinea. VOTO 4.
ASKILDSEN - Baroni cerca a gara in corso una mezzala di piede destro da inserire e trova lui, togliendolo dalla naftalina in cui era sprofondato da mesi. L'inizio è da film dell'orrore, non gioca da così tanto tempo che evita un gol del Lecce facendo da difensore aggiunto allo Spezia (una disgrazia…), ma nel finale salva società, allenatore e compagni di squadra togliendo di gola a Ekdal l'esultanza per un gol al sapore di sconfitta certa e situazione compromessa. VOTO 6.5.
BLIN - Non è Hjulmand, lo sappiamo, il suo modo di interpretare il ruolo è molto più da play, ma Dio solo sa quanta generosità ci mette. Fa una sola scelta insensata, per eccesso di foga affonda Zurkowski che correva al contrario, in uscita dalla zona di porta, regalando una punizione allo specialista Esposito. Per il resto il suo tamponare e cucire, tamponare e cucire è davvero prezioso. VOTO 7.
OUDIN - Quello di Roma è rimasto in aeroporto. Svagato, pantofolaio, caracolla in cerca di uno spunto che non arriva mai. VOTO 5.
STREFEZZA - Calci ne prende, ma la lucidità dei tempi migliori si è offuscata e di parecchio. Leone stanco, ma c'è bisogno anche di lui in questo finale. Anche perché guardandoci attorno… l'alternativa per costruire offensività sarebbe un cero acceso alla Madonna di Loreto. VOTO 5.5.
COLOMBO - Siccome veniamo tacciati di essere di parte per la sua pagella ci presentiamo di nuovo con le statistiche ufficiali della gara della Lega di Serie A. Tocca 21 palloni, ne perde 10, è coinvolto in 15 contrasti o duelli, a terra o aerei, la spunta solo 4 volte. I numeri lo bocciano. Non parliamo poi dell'atteggiamento, lasciamo perdere. L'agonia sta per finire. VOTO 4.
CEESAY - Prima di entrare in campo cambia scarpe, non si sa mai per non scivolare sempre come in altre occasioni. Entra, è solo davanti alla porta su assist di Strefezza e che succede? Scivola ancora, seppure colto in controtempo dalla traiettoria del pallone. E' una maledizione. Ragazzo generoso, ci mette ardore, i limiti sono tanti. Discreta riserva per la prossima stagione, se il Lecce vuole salire un gradino, uno step nella organizzazione della rosa. Discreta riserva, nulla di più. VOTO 6.
DI FRANCESCO - Prestazione come la sua stagione, di luci e ombre. Quando si tratta di metterci carattere il ragazzo non si sottrae mai, ma è lungamente fuori dal gioco. A volte te ne dimentichi l'esistenza. VOTO 5.5.
PEZZELLA - Entra per gestire il cronometro nel convulso finale e mette pure vivacità in un'azione che poi si spegne. S.V.
BARONI - L'espressione di calcio della sua squadra dopo un anno insieme è davvero desolante, deprimente. E poi, mister, questa testata è stata l'unica a restarti al fianco in B mentre stavi per buttare via un campionato, l'unica ad aver scritto il giorno dopo la festa promozione “la condizione necessaria per questo gruppo è ripartire da Baroni, un uomo che ha in mano questi ragazzi e la loro fedeltà”. Te ne sei dimenticato? Nessun preconcetto, dunque, è semplice: a tutto c'è un limite. Non ci puoi chiedere atti di fede perché quelli si fanno solo nelle chiese o nei santuari. A tutto c'è un limite. Salviamo il Lecce, poi basta calcio-spazzatura. Perché non saper che fare di un pallone dopo un anno, non saper battere addirittura una rimessa laterale con le mani assicurandosi di non perdere immediatamente dopo il pallone è spazzatura. Si riguardi in tv quante volte è accaduto. VOTO 5.
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