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GIAMPAOLO, IL 1° PENSIERO E' PRENDERSELA CON GLI ALTRI: "ora sarà dura gestire l'ambiente"

Le parole del tecnico del Lecce dopo l'inquietante mezz'ora di Cagliari, costata un 4-1 pesantissimo al Lecce

CAGLIARI - Al termine di questo Cagliari-Lecce 4-1 ha parlato in Sala Stampa alla “Sardegna Arena” il tecnico del Lecce Marco Giampaolo. Ecco i contenuti della sua intervista.

Analisi - “Buona partita sino al loro 1° gol, poi non siamo ripartiti. Il gol del pari punisce una gestione del pallone che dobbiamo saper fare e che invece non abbiamo saputo fare. Ci siamo fatti condizionare dall'inerzia della partita, dalla spinta del pubblico, dagli eventi emozionali. In trasferta ci sappiamo stare poco, dobbiamo crescere”.

Tanti assenti - “Non so ancora chi potrò recuperare prossimamente, ma il problema non è questo, bisogna fare tutti un salto di qualità sul piano della personalità, della autostima e della maturità. Il Lecce lotterà sino alla fine, ne sono certo”.

Travolti dagli eventi - “Non dobbiamo farci travolgere alla 1° goccia di pioggia, al pareggio. Qualche volta ci va bene, altre volte sputtaniamo la partita come con l'episodio di Rebic: in 10 le problematiche diventano più evidenti. Comunque abbiamo perso e vinto con i calciatori che ci mancavano, ogni discorso va ponderato e il mercato è compito del club, non mio”.

Rebic e il suo errore - “Con 11 titolari in A sei morto, hai bisogno di 15, 20 titolari dello stesso livello. In attacco abbiamo 3 punte centrali, 4 esterni, ognuno ha le sue opportunità. Lui è caduto nella trappola dell'espulsione, ma è ovvio che abbiamo fiducia di tutti i nostri elementi della rosa”.

Chiamata alle armi - “Ora il dato che mi interessa è la capacità di gestire il nostro ambiente, sottolineo l'ambiente”.

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