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Sentenza-CALCIOPOLI: "il Lecce fu scippato della Serie A"

Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza di ieri

LECCE - Il Lecce ha diritto ad un risarcimento, perchè danneggiato dagli eventi di "Calciopoli" e scippato del diritto a partecipare alla Serie A.

Sentenza chiara - Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, con la sentenza di ieri che ha messo la parola fine ad un lughissimo procedimento durato 9 anni. A rifondere il club giallorosso saranno Luciano Moggi ed i suoi "compagni di merenda", ovvero Antonio Giraudo, l'ex VicePresidente della FIGC Innocenzo Mazzini, l'ex arbitro Massimo De Santis, l'ex designatore arbitrale Pierluigi Pairetto ed altri personaggi del mondo del calcio. In sostanza, il Lecce nella stagione 2005/06 avrebbe dovuto essere ripescato in A, al posto di Messina e Reggina che all'epoca non avevano i requisiti per disputare il massimo campionato.

Ribaltone - La richiesta di risarcimento danni presentata dal Lecce al Tribunale di Napoli (1° grado) era stata accolta, ma poi revocata in Appello. La Cassazione ha invece ribaltato la sentenza di 2° grado, dando credito al ricorso presentato dall'avvocato Andrea Sambati. Ora saranno i giudici della Corte d'Appello Civile del Tribunale di Napoli a stabilire l'ammontare del risarcimento. Si preannunciano comunque tempi puttosto lunghi, prima di arrivare ad una decisione definitiva.

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