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RIVELAZIONE GOTTI: "probabili titolari Berisha e Pierotti. Per DORGU mi telefonano dal grande calcio..."

Le parole del tecnico del Lecce alla vigilia della sfida di domani con l'Atalanta dell 18

LECCE - Alla vigilia di Lecce-Atalanta ha parlato ai giornalisti il tecnico del Lecce Luca Gotti.

Ecco i contenuti della sua ultima intervista prepartita casalinga stagionale.

Non c'è bisogno di stimoli - “Per affrontare una partita di A non c'è bisogno di avere stimoli ulteriori. Abbiamo un lavoro bellissimo, lo svolgiamo ai livelli più alti del mondo e con i nostri privilegi. E' questo lo stimolo, non bisogna cercare altro. E' una questione di mentalità e di rispetto, dobbiamo fare bene con Atalanta e Napoli”.

Atalanta - “Ecco, quando parliamo di mentalità non possiamo che parlare di Atalanta. Gasperini ha portato ricchezza, già 15 anni fa aveva questo ‘imprinting’ tattico e l'ha portato a Bergamo, dove la mentalità la fa da padrona. Impone ai suoi avversari una partita a duelli, uomo contro uomo, sempre. Ha aperto un solco dove si sono inseriti altri tecnici come Juric, Tudor, Palladino, tutti che giocano come lui”.

Gallo da Nazionale? - “Non lo so, è il mestiere di Spalletti questo. Quel che posso dire di lui vale anche per Gendrey, si sono evoluti, è stata una annata di trasformazione e credo che abbiano ancora ottimi margini”.

Piccoli al rientro - “Direi di sì”.

Berisha e Pierotti - “Hanno la possibilità di partire dal 1° minuto. Ci ho messo qualche giorno per sbollire la sconfitta con l'Udinese che non mi è andata giù del tutto ancora. In questi giorni non ho visto una squadra che si sente in vacanza, comunque”.

Dorgu - “E' un ragazzo giovane, a cui piace giocare dentro al campo, con qualità fisiche e tecniche. Cominciano a telefonarmi persone importanti del mondo del calcio per sapere cosa penso e cosa vedo di lui. Però posso raccontare un piccolo aneddoto parallelo: qualche anno fa il Napoli di Mazzarri cercava un quinto di sinistra per il 3-5-2, io avevo visto un certo Bale che ai tempi faceva il terzino, poi esplose al Tottenham diventando attaccante a suon di gol. Le cose nelle carriere cambiano, anche i ruoli”.

Progetto Lecce anche per il futuro - “La mia idea del Lecce vista da fuori è quella che si è confermata ed era quella che mi ha portato qui. Avevo rifiutato altre offerte perché cercavo una società con una certa visione. A fine campionato ragioneremo insieme per andare avanti su questo progetto”.

Avversari col turnover? - “Anche se lo fanno hanno 18 titolari forti. E' chiaro che arrivano qui prima di una finalissima storica, è anche comprensibile che qualcuno sarà preservato. Ma chi giocherà contro di noi non sarà certamente una riserva qualunque”.

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