LECCE - In merito a quanto riportato da un blog locale nei nostri confronti, ecco la replica dell'Ufficio Legale di SoloLecce.it in attesa che venga pubblicata secondo le regole che disciplinano le norme sulla stampa e sull'editoria.

Diritto di replica di SoloLecce.it secondo i termini perentori della Legge sulla Stampa - "Sarà interessante conoscere su quale teorema si fonderà l'eventuale querela che in questi giorni vorrà formalizzare il signor Antonio Tesoro, in merito all'articolo pubblicato in data odierna sulla testata giornalistica registrata al Tribunale della Stampa denominata SoloLecce.it che ripercorre il suo recente excursus professionale in termini di risultati sportivi. Tali risultati sono infatti riportati e vorremmo capire quali altri dati oggettivi il signor Tesoro vorrà elencare in contrapposizione all'articolo medesimo. E' infatti nei processi che si dimostra e si forma la prova e in quelli di diffamazione si devono dimostrare i dati oggettivi eventualmente diffamatori espressi nei confronti del presunto danneggiato. Procedura giudiziaria che Tesoro conosce bene per NON AVER MAI QUERELATO REALMENTE la testata SoloLecce.it a fronte di due annunci formali, tre in conferenza stampa e uno attraverso un comunicato ufficiale dell'allora presidenza dell'Unione Sportiva Lecce, guidata da un congiunto. TUTTE MINACCE DI QUERELA CADUTE NEL VUOTO, MAI PRESENTATE. Anche perchè il signor Tesoro è a conoscenza che nel caso di querela temeraria, riconosciuta come tale dal giudice, è la testata medesima destinataria della temeraria azione legale che può rifarsi presso il denunciante per il danno di immagine arrecato. Vi è di più che il signor Tesoro si è guardato bene dall'invio del medesimo comunicato all'indirizzo di posta elettronica (che avrà smarrito...) [email protected], a titolo di rettifica (che gli è dovuta in caso di richiesta di tale esercizio), preferendo rivolgere le sue attenzioni di mera pubblicità personale a organi di informazione graditi dal medesimo con una dubbia enfasi per dimensione e visibilità concessa a una vicenda che non interessa minimamente le vicende del Lecce, nè suoi tesserati. Un fatto questo che conferma la fragilità della conoscenza del sistema delle regole che disciplinano la stampa e l'editoria da parte del signor Tesoro che tra le tante in passato si è reso protagonista di issare pannelli destinati ad oscurare la presenza fisica di giornalisti sgraditi del Nuovo Quotidiano di Puglia e anche di espulsioni e respingimenti in Sala Stampa di professionisti e operatori dell'informazione invisi alla presidenza della società guidata allora sempre da un congiunto".